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Ministero dell’Interno. Mario Morcone è di nuovo capo del dipartimento immigrazione

Il prefetto napoletano torna in un ruolo chiave per la gestione di immigrazione, asilo e cittadinanza. Nel suo curriculum l'informatizzazione delle procedure, con il primo click day, ma anche l'ultima regolarizzazione

Roma – 16 giugno 2014 – Per gestire l’immigrazione il ministero dell’interno si affida a una vecchia conoscenza.

Al vertice del Dipartimento Libertà Civili e Immigrazione del Viminale torna il prefetto Mario Morcone, che aveva già ricoperto in passato lo stesso incarico. La poltrona era vuota da diversi mesi, dopo la nomina di Angela Pria a consigliere della Corte dei Conti.

Il dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del ministero dell’interno ha un ruolo chiave per gli stranieri in Italia. Si occupa, ad esempio, di flussi d’ingresso, ricongiungimenti, regolarizzazioni, cittadinanza e asilo politico e in questi mesi è particolarmente impegnato nella definizione delle misure di accoglienza di profughi e migranti che arrivano sulle coste siciliane.

Mario Morcone, classe 1952, napoletano, ha iniziato la sua carriera nell’amministrazione civile del ministero dell’interno nel 1976. Dopo i primi incarichi come prefetto a Rieti e ad Arezzo, ha lavorato come amministratore dell’Onu in Kosovo, quindi è tornato al Viminale prima come  direttore generale dell’amministrazione, quindi come capo del dipartimento dei Vigili del Fuoco.

Nel 2006 è stato nominato per la prima volta capo del dipartimento libertà civili e immigrazione. Durante la sua gestione, tra le altre cose, ha promosso l’informatizzazione delle procedure, tenendo a battesimo i primi  click day per la presentazione online delle domande dei flussi d’ingresso, che fino ad allora venivano consegnate negli uffici postali.

Nel 2008 è stato commissario straordinario del Comune di Roma, nel 2010 è diventato direttore dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia. Alle elezioni amministrative del 2011 ha corso come candidato sindaco di Napoli, poi, durante il governo Monti, è stato capo di gabinetto del ministro dell’Integrazione Andrea Riccardi, insieme al quale ha disegnato l'ultima regolarizzazione.

Venerdì scorso, su proposta del ministro dell’interno Angelino Alfano, il consiglio dei ministri lo ha nuovamente nominato capo del dipartimento libertà civili e immigrazione.

Elvio Pasca
 

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