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Moschee a Milano, il Comune assegna gli spazi. Ma non è ancora finita 

Pubblicata la determina sui nuovi luoghi di culto Ma mentre gli esclusi annunciano ricorsi, le opposizioni si preparano a una nuova battaglia in Consiglio Comunale

 

Milano – 22 settembre 2015 – Milano avrà due nuove moschee, degne di questo nome, per i suoi oltre centomila fedeli musulmani. Ora però la domanda: quando? 

Ieri il Comune ha finalmente pubblicato la determina di assegnazione degli spazi da destinare a luoghi di culto messi a bando lo scorso febbraio. Il lotto di via Marignano andrà alla chiesa protestante srilankese Shalom gospel church,. L’Associazione Islamica di Milano di via Padova 366, aderente al Caim, si è aggiudicata il lotto di via Sant’Elia, cioè l’ex Palasharp, la Casa della cultura musulmana di via Padova 144 avrà invece quello via Esterle.

“Il lavoro della commissione mi pare positivo. Andiamo avanti come avevamo detto per rendere sempre più  garantito il diritto di culto” ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Piefrancesco Majorino. “Proseguiremo contestualmente con la linea dura nei confronti  degli scantinati. Li non si deve poter pregare”.

Da qui alla costruzione delle moschee e della chiesa, però, il cammino è ancora lungo, per problemi legali e politici. 

Intanto, è in arrivo un ricorso della Bangladesh Cultural and Welfare association. Era prima in gradutoria per l’assegnazione degli spazi di via Esterle, però è stata esclusa perché ha un contenzione aperto con il Comune di Milano, a causa di una moschea considerata abusiva dall’amministrazione. 

L’altro fronte è quello in consiglio comunale, dove, se l’amministrazione non troverà un escamotage, dovrà passare il cambio di destinazione d’uso di quegli spazi. Per Lega e centrodestra sarà l’occasione per tentare di opporsi di nuovo alla costruzione delle moschee, con un ostruzionismo che potrebbe rimandare il via libera a tempo indeterminato 

Stranieriinitalia.it

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