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Sbarco tragico ad Agrigento, “ci sono morti in mare”

Una trentina di persone arrivano sulla spiaggia di Siculiana, ma altri compagni di viaggio non ce l’hanno fatta. La Guardia Costiera ha avvistato dei cadaveri

Agrigento – 19 febbraio 2016 – Mentre l’Unione Europea fatica a trovare un accordo su come gestire l’emergenza migranti, nel Mediterraneo si continua a morire. Tra la Turchia e la Grecia, ma anche, di nuovo, tra la Libia e l’Italia. 

Stamattina sulla spiaggia di Salsa a Siculiana, vicino Agrigento, sono approdate una quarantina di persone. Otto di loro, riferisce l’Ansa, sono sono stati fermati, mentre gli altri si sono allontanati.

I fermati avrebbero fornito versioni discordanti. Un elicottero della Guardia Costiera si è alzato in perlustrazione sul mare antistante il luogo dello sbarco e secondo le prime informazioni ha avvistato due cadaveri. 

 “Otto persone, di cui due minori, sono state fermate sulla spiaggia dai carabinieri. Secondo le prime dichiarazioni dei migranti dovevano essere in 40 su una barca, e in effetti una barca e’ stata individuata spiaggiata, e secondo le dichiarazioni sarebbero sbarcati tutti” ha detto a Sky Tg24 Filippo Marini, portavoce della Guardia Costiera.

“Sono iniziate le ricerche da parte di due motovedette e 1 elicottero della Guardia costiera – ha aggiunto – e l’elicottero ha individuato 2 cadaveri, uno e’ stato gia’ recuperato e per l’altro si sta procedendo. Le ricerche sono in corso – ha aggiunto – e un elicottero ha perlustrato fino a 5 miglia lontano dalla costa e non ha individuato nulla. E’ verosimile che gli immigrati siano sbarcati e si siano dispersi dopo lo sbarco”. 

 

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