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Strage a Lampedusa, i morti sono centinaia

Un barcone con cinquecento persone a bordo ha preso fuoco e si è rovesciato davanti all’Isola dei Conigli. Letta: "Tragedia immane". Papa Francesco: "Vergogna"

Lampedusa – 3 ottobre 2013 –  Nelle prime ore del mattino un barcone con cinquecento persone a bordo si è rovesciato dopo un incendio a mezzo miglio dall’Isola dei Conigli, di fronte a Lampedusa. I soccorritori hanno recuperato finora novantaquattro cadaveri, compresi quelli di due donna incinte e di quattro bambini, ma un altro centinaio di morti sarebbe stato individuato nel relitto affondato.

Nello specchio di mare dove è avvenuto il naufragio sono entrate in azione due motovedette, una della Guardia Costiera e una della Guardia di Finanza e alcune imbarcazioni turistiche. Elicotteri e aerei sorvolano la zona del naufragio, i sommozzatori hanno raggiunto il barcone capovolto sul fondale. Ci sono corpi all'interno, altri sparsi intorno.

Tra le centoncinquanta persone soccorse finora ci sono almeno una trentina di bambini, tra cui uno di due mesi, e tre donne incinte. Vengono tutte portare al porto di Lampedusa, dove si allineano anche i cadaveri di chi non è riuscito a salvarsi.

I profughi, partiti dalla Libia, sarebbero soprattutto eritrei. La procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sul naufragio per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e omicidio plurimo. Sarebbe stato  fermato un presunto scafista.

"Basta! Ma che cosa aspettiamo? Cosa aspettiamo oltre tutto questo? È un orrore continuo" dice il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. I superstiti hanno spiegato di aver acceso i fuochi a bordo perché non avevano campo i telefonini e volevano segnalare la loro posizione. È però scoppiato un incendio, riferisce il primo cittadino, "sono così tutti finiti in mare e raccontano che alcuni motopesca, due o tre, sono passati e sono andati avanti senza aiutarli. Questo è quello che dicono loro, ma se è vero bisognerà fare luce anche su questo".

Poche ore prima della tragedia,  a Lampedusa era approdato un altro barcone con a bordo 463 immigrati. Tra loro ci sono anche diverse donne, tre delle quali incinte, e una ventina di bambini. Uno di questi è un neonato di 2 mesi. Visitati nel poliambulatorio di Lampedusa, sono apparsi tutti in buone condizioni di salute. Nel centro di accoglienza dell'isola ci sono già più di 1350 persone.  "Non sappiamo più dove mettere i morti e i vivi" dice il sindaco Nicolini.

Il Consiglio dei Ministri è stato convocato per oggi alle 17.30 per proclamare lutto nazionale, domani, per la strage degli immigrati.

Sbarchi anche a Siracusa, dove sono giunti 117 profughi, e nella sua provincia, a Portopalo di Capo Passero, dove sono state soccorse 200 persone.

Le reazioni

"Fatto punto su immane tragedia Lampedusa con Alfano e vertici ministero che si recheranno subito sul luogo disastro per i primi interventi" ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Enrico Letta. Sull'isola arriverà il ministro dell'Interno e anche la presidente della camera Laura Boldrini ha annunciato una visita.

"Speriamo che l’Unione Europea si renda conto che non è un dramma italiano ma europeo" dice il ministro dell’Interno Angelino Alfano. "Telefonerò al presidente della Commissione Ue Barroso – annuncia – e farò sentire la voce forte dell’Italia".

"Preghiamo Dio per le vittime" si legge sul profilo twitter di Papa Francesco, e così il pontefice ha commentato il naufragio durante l'udienza in Vaticano: "Mi viene la parola vergogna: è una vergogna!". "Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie. Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle". Bergoglio era stato a Lampedusa lo scorso luglio, e aveva denunciato la "globalizzazione dell'indifferenza" verso le sofferenze dei migranti.

"Il Mediterraneo è diventato il cimitero delle speranze invece di essere l’orizzonte dello sviluppo" commenta il segretario del Partoto Democratico, Guglielmo Epifani. "Dobbiamo impegnarci di più, come italiani e come europei. Le crisi che infiammano la sponda Sud del Mediterraneo hanno bisogno di un’Europa attiva e presente, capace di prospettare soluzioni e mediazioni positive. La dimensione del fenomeno migratorio rende necessario innalzare il livello del contrasto ai trafficanti di morte, ma soprattutto che l’Italia e l’Europa si dotino di politiche adeguate di sorveglianza e, come ha detto giustamente il presidente Napolitano, di asilo. La fuga da paesi sconvolti dalle guerre e la ricerca di un approdo della speranza hanno assunto ormai una dimensione straordinaria".

Interviene anche il presidente del Popolo delle Libertà Silvio Berlusconi. ''Siamo addolorati per quanto sta succedendo e seguiamo con apprensione le vicende in corso. Sul piano personale l'immane tragedia di Lampedusa affligge la nostra coscienza cristiana, mentre sul piano politico chiama in causa l'ignavia di un'Europa assente e perfino indifferente di fronte a un dramma che l'Italia e' lasciata sola ad affrontare''.

"Sconvolta dalla tragedia di Lampedusa. Sono vicino alle vittime e alle famiglie. Bisogna raddoppiare gli sforzi per combattere i trafficanti che sfruttano la disperazione umana", scrive su Twitter il commisario Ue Cecilia Malstrom.

"Oltre a una relazione del governo in tempi brevi si formi subito una delegazione di tutti i gruppi parlamentari per andare sul posto" ha detto il deputato del Pd Khalid Chaouki, intervenendo in aula alla Camera dove si e' aperta una discussione sulla nuova tragedia. Chaouki poi chiede "una giornata di  lutto nazionale" in modo che "tutta l'Italia faccia sentire la sua vicinanza a questi uomini, donne e bambini".

Secondo il ministro dei trasporti Maurizio Lupi, "l'immane tragedia di Lampedusa non è umanamente sopportabile. Bisogna soccorrere i naufraghi del mare, compito nel quale gli uomini della Guardia costiera si stanno impegnando da mesi, ma bisogna anche fare tutto il possibile per fermare i trafficanti di morte che sfruttano la speranza dei poveri. E' un dovere di cui dobbiamo farci carico, di cui deve farsi carico la comunità internazionale e l'Unione europea in particolare".

"La responsabilità morale della strage che sta avvenendo nelle acque di Lampedusa è tutta della coppia Boldrini-Kyenge" specula invece Gianluca Pini, vicepresidente del gruppo Lega Nord. "La loro scuola di pensiero ipocrita, che preferisce politiche buoniste alle azioni di supporto nei paesi del terzo mondo, ha portato a risultati drammatici come questi. Continuando a diffondere senza filtri messaggi di accoglienza si otterrà la sola conseguenza di mietere più vittime di una guerra".

"Ormai è chiaro: o continuiamo ad assistere a questa carneficina o per evitare che i rifugiati continuino a mettere a rischio la loro vita per arrivare in Europa dobbiamo dare loro delle alternative di ingresso protetto” dichiara Christopher Hein direttore del Consiglio Italiano per i rifugiati. Andrebbero utilizzati strumenti come "il reinsediamento di rifugiati da un paese di primo asilo, le operazioni di trasferimento umanitario attivate nel contesto di emergenze umanitarie, l’uso flessibile dei visti e le procedure di ingresso protetto che consentono ad un cittadino di uno stato terzo di poter chiedere asilo già nel paese di origine o di transito”.

 

 

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