in

Negli Usa Mondiali e Olimpiadi a rischio con frontiere chiuse

Il monito del presidente Fifa Giannini dopo il nuovo muslim ban: “Se non tutti posso entrare in un Paese non è un mondiale…”

 

Roma, 10 marzo 2017 – Le candidature degli Stati Uniti all’organizzazione dei Mondiali di calcio del 2026 e di Los Angeles per le Olimpiadi del 2024 sarebbero fortemente a rischio se dovessero essere confermati gli ordini esecutivi del presidente degli Usa Donald Trump che chiudono le frontiere ai cittadini di sei stati: Iran, Siria, Sudan, Libia, Yemen e Somalia.

Il presidente della Fifa Gianni Infantino ha messo in guardia l’amministrazione Usa. “Presentare una candidatura per l’organizzazione di una competizione Fifa significa consentire a tutti di entrare in quel Paese, altrimenti non sarebbe un Mondiale. Poi ognuno puo’ decidere se richiedere o meno l’organizzazione”. Nessuna critica diretta a Trump “per il quale ho enorme rispetto”.

La Fifa del resto ha gia’ dovuto spostare dalla Malesia al Bahrain il congresso di maggio proprio per la chiusura delle frontiere ad alcuni paesi tra i quali Israele. Sull’organizzazione del mondiale americano pesa anche la costruzione del muro anti immigrazione che Trump vuole erigere ai confini con il Messico. A presentare la candidaura sarebbero infatti Usa, Canada e Messico insieme.

Simili problematiche si potrebbero vivere per l’assegnazione delle Olimpiadi del 2024 dove al momento ci sono solo due citta’ concorrenti: Los Angeles e Parigi dopo i ritiri di Budapest e Roma.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Crollo su A14, Calderoli se la prende con gli immigrati

Tassa sui permessi, nuove sentenze: “Rimborsare gli immigrati”