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Nelle Marche oltre 136mila stranieri: il 9,2% della popolazione e della forza lavoro

Roma, 5 novembre 2025 – Sono 136.526 i residenti stranieri nelle Marche nel 2024, pari al 9,2% della popolazione totale regionale. È quanto emerge dal Dossier Statistico Immigrazione 2025, presentato presso il Centro Pastorale Diocesano della Caritas di Ancona e curato dal Centro Studi e Ricerche Idos e dall’Istituto di Studi Politici S. Pio V, con il contributo dell’8×1000 della Chiesa Valdese.

La popolazione straniera è prevalentemente giovane: la classe d’età più rappresentata è quella tra i 30 e i 44 anni, mentre tra gli italiani prevale la fascia over 45.

Nel mercato del lavoro regionale, l’incidenza dei lavoratori stranieri resta al 9,2% della forza lavoro, in lieve calo rispetto al 2023 (9,5%). Secondo i dati, il 58,6% degli stranieri è occupato nei servizi, il 38,3% nell’industria e il 3,1% in agricoltura.

Si registra una contrazione del lavoro manuale non specializzato (-4,4%) e un aumento dei lavoratori manuali specializzati (+3,5%). Tuttavia, il fenomeno della sovraistruzione rimane elevato: il 39,6% dei lavoratori stranieri svolge mansioni inferiori al proprio livello di qualifica, con un incremento del +6,5% rispetto al 2023.

Per quanto riguarda l’inserimento scolastico, nell’anno 2023/24 gli studenti con cittadinanza straniera sono stati 24.807, pari al 12,3% della popolazione studentesca. Di questi, il 62% è nato in Italia, segno di un radicamento crescente. I nuovi iscritti sono 577.

Sul fronte della distribuzione scolastica, il 31,4% frequenta un liceo, il 35,8% un istituto professionale e il 32,8% un tecnico.

L’incontro di presentazione, moderato da Eleonora Fontana (Cgil Marche), ha visto la partecipazione dei sociologi Eduardo Barberis (Università di Urbino), Francesco Orazi (Politecnica delle Marche), Vittorio Lannutti, dell’assistente sociale Stefania Papa e della delegata Fiom Cgil Ancona Marinela Ruxandoiu.

Dai dati emerge un quadro di stabilità e integrazione progressiva, ma anche di criticità strutturali legate al lavoro sottqualificato e alle disuguaglianze nell’accesso alle opportunità professionali, temi su cui le istituzioni e il mondo del lavoro sono chiamati a intervenire.

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