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Ogongo: “L’Italia perde i suoi Obama”

Il direttore di Africa News: "Qui Barack non sarebbe diventato nemmeno consigliere comunale. Ma un nostro figlio sarà Presidente del Consiglio"

Roma – 4 novembre 2008 – “La vittoria di Obama sarà la vittoria di milioni di persone,  in America, in Kenya e nel resto del mondo. La sua è una  vicenda esemplare che capovolge gli schemi, un momento di rottura rispetto al passato”.

Stephen Ogongo, direttore del mensile Africa News, tifa per Barack Obama. E il fatto che anche lui sia nato a Kisumu, la città dove ancora vive buona parte della famiglia africana del senatore dell’Illinois è solo un corollario.

"Certo in Kenya sono tutti col fiato sospeso, si preparano a una grandissima festa. Da noi un figlio appartiene sempre al padre  e Obama è figlio del Kenya. Ma sarebbe troppo riduttivo fermarci al campanilismo” dice a Stranieriinitalia.it.

L’endorsement di Ogongo ha ragioni molto più profonde. Dietro l’irresistibile ascesa del senatore, il direttore di Africa News legge una svolta epocale: “È la rottura di un tabù, neri e immigrati, da sempre ai margini della società,  vedranno uno di loro diventare la persona più potente del mondo”.

È una lezione valida anche in Italia?
“In questo Paese la vicenda di Obama è una sfida a quanti non apprezzano il ruolo che gli immigrati possono giocare nella vita politica del Paese. Dovrebbe essere una spinta ad aprire ai nuovi cittadini, a non farli sentire sempre stranieri, ma parte integrante della società”.

Se fosse cresciuto a Roma o a Milano, oggi Barack Obama chi sarebbe?
“Avrebbe faticato anche a diventare un consigliere comunale. La sua è una storia americana, in Italia storie così non esistono”.

È troppo presto?
“No. Anche qui ci sono già tantissimi Obama, cittadini italiani di origine straniera che cercano inutilmente di entrare nel sistema politico. Ma vengono respinti. Per realizzarsi sono costretti ad andarsene, spesso a tornare nel Paese d’origine. Ve lo immaginate Obama che torna in Kenia a fare il presidente?”

Ci sarà mai un Obama presidente del Consiglio?
“Credo di sì. Difficilmente sarà uno della mia generazione, ma spero che esca da quella dei miei figli. Sarkozy è figlio di immigrati, Obama è a un passo dalla Casa Bianca, prima o poi toccherà anche all’Italia.  Yes we can”.

Elvio Pasca

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