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Parigi chiede all’UE il potere di perquisire i cellulari dei migranti irregolari

Roma, 13 giugno 2025 – Nel corso della riunione con i ministri dell’Interno dell’Unione europea tenutasi a Lussemburgo, il ministro degli Interni francese Bruno Retailleau ha lanciato una proposta destinata a far discutere: consentire la perquisizione dei telefoni cellulari dei migranti in situazione irregolare. Una richiesta che si accompagna a quella, altrettanto controversa, di introdurre il reato di soggiorno irregolare a livello europeo.

Secondo Retailleau, “il reato di soggiorno irregolare non è solo una questione simbolica o di principio”, ma uno strumento investigativo essenziale per affrontare con maggiore efficacia la gestione dei flussi migratori. Il ministro ha tracciato un parallelismo diretto tra l’ingresso illegale in un’abitazione, che costituisce un reato in tutti gli ordinamenti, e l’ingresso non autorizzato in un territorio nazionale, che secondo lui dovrebbe essere trattato con pari severità.

Retailleau ha inoltre sottolineato come in numerose indagini condotte in Francia l’accesso ai telefoni cellulari dei migranti abbia portato alla luce “immagini e contenuti che rivelano legami con il terrorismo”, oltre a consentire una ricostruzione dettagliata del percorso migratorio, comprensivo di Paese d’origine, Stati di transito e rete di contatti.

Questa presa di posizione riflette un cambio di tono nella politica migratoria francese, in linea con le pressioni politiche interne e le dinamiche di sicurezza nazionale. Tuttavia, solleva gravi interrogativi giuridici ed etici: dalla tutela della privacy al rispetto dei diritti fondamentali, passando per la proporzionalità delle misure proposte.

La proposta di Retailleau potrebbe dividere i governi europei, già alle prese con l’implementazione del nuovo Patto su Migrazione e Asilo. Mentre alcuni Paesi potrebbero accogliere con favore un inasprimento delle regole, altri potrebbero vederlo come una deriva securitaria che rischia di minare la coesione europea e il rispetto dei principi fondamentali dell’UE.

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