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Profughi. Accoglienza in tre tappe, sì a piano da 370 milioni

Chi sbarca o viene salvato in mare verrà preso in carico dallo Stato, identificato nei centri regionali e poi affidato ai Comuni. Fassino (Anci): “Anche i minori soli inseriti nello Sprar”

Roma – 10 luglio 2014 – Parte una nuova procedura, con 370 milioni già stanziati, per l’accoglienza dei profughi. Oggi Governo, Comuni, Province e Regioni hanno raggiunto in conferenza unificata un accordo su un piano triennale per uscire dall’emergenza e dare una risposta strutturale agli sbarchi.

“Un’ intesa rilevante" ha sottolineato il presidente dell'Anci, Piero Fassino, che ha spiegato alcuni dettagli del piano. “Prevede l’accoglienza in tre fasi. La prima, diciamo di raccolta in mare o di primo impatto nei porti, a carico dello Stato. Lo smistamento delle persone avverrà poi nei centri regionali per l’identificazione. La terza fase toccherà invece ai Comuni che allocheranno i migranti tramite il sistema Sprar”.

Attualmente lo Sprar può accogliere circa 20mila persone. ”Auspichiamo si estenda il numero fino a 35mila unità ma questo dipende dallo stanziamento di risorse che il governo dovrà mettere in campo” ha detto Fassino. Inoltre il governo “mettere come priorità nelle previsioni per il 2015-2016 degli appostamenti di risorse”, dato che i 370 milioni, 70 dei quali destinati ai minori soli, sono previsti solo per l’anno 2014.

“L’Intesa di oggi – ha poi ribadito il presidente dell’Anci – consente di risolvere anche il tema dei minori, fino ai ieri separato dal sistema Sprar che da oggi è l’unico ‘schema’ per la gestione di profughi e immigrati”.Infine Fassino ha annunciato come anche i bandi delle prefetture, messi in campo dal Viminale per arginare l’emergenza, saranno ricondotti nello Sprar.

 

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