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Pugno duro con chi affitta ai clandestini

Da oggi si  rischiano reclusione e confisca dell’immobile. Salvi i proprietari "estranei al reato"
Roma – 27 maggio 2008 – Il governo prova a fare terra bruciata attorno ai cittadini stranieri che sono in Italia senza permesso di soggiorno, colpendo severamente chi affitta loro una casa.

È una della misure contenute nel decreto sicurezza in vigore da oggi , prima tranche del pacchetto di norme varato la scorsa settimana dal Consiglio dei ministri. Secondo l’articolo 5, “chiunque cede  a  titolo oneroso un immobile di cui abbia la disponibilità ad un  cittadino  straniero  irregolarmente  soggiornante nel territorio dello  Stato  è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni”

Non finisce qui, perché la casa verrà confiscata, cioè diventerà di proprietà dello Stato. Potrà quindi essere messa all’asta e i soldi ricavati dalla vendita verranno utilizzati per finanziare le attività di contrasto dell’immigrazione clandestina. La confisca non scatta solo se la casa appartiene a una “persona estranea al reato”, come succede quando qualcuno prende in affitto una casa e quindi la subaffitta a un clandestino all’insaputa del proprietario.

Sanzioni così severe renderanno ancora più difficile la ricerca di un tetto per chi non ha il permesso. Molti proprietari avranno paura a fittare ai clandestini, altri alzeranno ulteriormente i prezzi (che già oggi sono alle stelle), giustificandosi col fatto che rischiano la galera e la perdita della casa.

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Elvio Pasca

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