in

“Bonus bebè anche agli immigrati”

Il tribunale bacchetta un comune nel bergamasco. "Discriminatorio" darlo solo ai genitori italiani

Roma – 7 giugno 2010 – La "cittadinanza italiana di almeno un genitore" era fino a qualche giorno fa uno dei requisiti per incassare un bonus bebè da duecentocinquantotto euro e ventitre centesimi a Palazzago , comune di quattromila anime nel bergamasco.

Un paletto con cui l’amministrazione guidata dal leghista Umberto Bosc sperava forse di risparmiare, anche se lo stesso primo cittadino diceva che i figli di immigrati esclusi sarebbero stati "solo due". Era invece "una discriminazione" secondo le associazioni Anolf e l’Asgi, che hanno portato il caso in tribunale.

La scorsa settimana il giudice ha bocciato il regolamento di Palazzago, come i suoi colleghi avevano già fatto in passato con altri bonus bebè "solo per italiani", ad esempio a Brescia. "Il provvedimento è discriminatorio nella distinzione del tutto arbitraria tra cittadini italiani e stranieri" si legge nella sentenza .

Ora il comune di Palazzago dovrà ammettere anche gli immigrati al contributo, e pagare le spese processuali  sostenute da Anolf e Asgi. Bosc annuncia che farà ricorso, ma se con quel regolamento voleva far risparmiare ai contribuenti cinquecento euro, non sembra che l’affare sia stato poi così conveniente.

EP

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Camera: “Più ingressi e semplificare permessi”

Manovra. Bonino: “Manca una regolarizzazione”