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Renzi: “Restiamo umani davanti alle tragedie dell’immigrazione”

Il premier all’assemblea del PD: “Non rinunciamo ad essere persone per un punto nei sondaggi. Più ragionevolezza nell’accoglienza”

 
Roma – 20 luglio 2015 – “Restiamo umani di fronte a quello che sta avvenendo. Restiamo umani di fronte a un dolore che ha diritto alla dignità”. 
 
È l’appello sull’immigrazione lanciato dal premier Matteo Renzi davanti all’assemblea del Pd, sabato scorso all’Expo di Milano. Parole riferite alle tragedie del Mediterraneo, come la  morte di una bambina su un barcone perché gli scafisti avevano gettato in mare l’insulina. 
 
“Io credo – ha detto Renzi – che ci sia bisogno di discutere di tutto, di come ci organizziamo, di quale modello abbiamo. Credo che dovremmo dare più poteri ai comuni e meno a prefetti. C’è sicuramente bisogno di discutere di un modello diverso, ma vi prego restiamo umani“.
 
“Se una bambina che ha l’età di mia figlia muore durante una traversata, ciascuno di noi può pensare tutto quello che vuole, ma non permettiamo ai nostri figli di pensare che i loro genitori, per un punto nei sondaggi hanno rinunciato a essere persone umane” ha aggiunto il premier, strappando un lungo applauso alla platea. 
 
Il presidente del Consiglio ammette che “c’è bisogno i fare di più” e che serve “una risposta politica”. "Non è pensabile che noi oggi su questo tema continuiamo a dividerci tra buonismo o ‘a casa!’, in una sorta di derby ideologico assurdo. Parliamo della situazione come è”.
 
Renzi ha puntato contro i tagli dell’Italia agli aiuti ai Paesi d’Origine, che invece vanno potenziati. “Non puoi dire nei talk ‘aiutiamoli a casa loro’ e non dire che sulla cooperazione internazionale si è consumato una autentico scandalo”. E ha parlato della necessità di stabilizzare la Libia, da dove parte il 90% dei migranti e profughi diretti in Italia. 
 
Spazio anche per un attacco al leader della Lega Matteo Salvini. “Qualcuno mette la maglietta Padania is not Italy, noi la maglietta ‘siamo l’italia sempre, anche quando questo costa fatica”. 
 
Per Renzi andrebbe applicato un “principio di ragionevolezza e di serietà”. “È la legge Turco Napolitano a dire che chi non ha diritto a rimanere deve tornarsene a casa, e il regolamento di Dublino firmato dal precedente governo italiano stabilisce che i richiedenti asilo hanno diritto di rimane lì dove attraccano”. 
 
“Ci serve – ha concluso Renzi – un di più di buon senso e i ragionevolezza, oltre che un meccanismo diverso nella gestione della quotidianità e dell’accoglienza nel nostro confine nazionale“
 
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