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Rivendicando l’identità di Lampedusa: oltre l’immagine mediatica dell’isola. Il commento di Giandamiano Lombardo (Federalberghi)

Roma, 16 maggio 2024 – Lampedusa, piccola perla del Mediterraneo, trova sé stessa nuovamente al centro del dibattito nazionale e internazionale. Ma stavolta, non è per le sue acque cristalline o i tramonti mozzafiato che catturano l’immaginazione dei turisti, bensì per un fenomeno che, sebbene presente da decenni, ha assunto proporzioni mediatiche che rischiano di soffocare l’anima stessa di quest’isola.

Giandamiano Lombardo, presidente di Federalberghi Lampedusa, getta luce su una prospettiva spesso trascurata: il vero problema non è il fenomeno migratorio in sé, ma l’effetto distorcente che ha sul tessuto sociale ed economico dell’isola. Lampedusa è stata dipinta come un hotspot in continuo fermento, un luogo in cui tragedie e emergenze si intrecciano con il turismo, minando l’immagine stessa della destinazione.

Ma dietro le immagini spesso sensazionalistiche dei media, c’è una comunità che da decenni accoglie, sostiene e convive con i flussi migratori. Lombardo sottolinea con fermezza che l’accoglienza non è in discussione; piuttosto, è l’assenza di azioni concrete da parte delle istituzioni a mettere a rischio l’equilibrio fragile di Lampedusa.

Una delle principali sfide affrontate è la questione dei trasporti. Le navi fatiscenti che collegano l’isola alla terraferma non solo sono inadeguate, ma rappresentano un simbolo visibile della mancanza di attenzione e investimenti nell’infrastruttura dell’isola. La commistione tra turisti e migranti nei trasporti non solo compromette l’esperienza dei visitatori, ma perpetua l’immagine di Lampedusa come un luogo di emergenze e tragedie.

Lombardo propone soluzioni tangibili: una nave ad hoc per il trasferimento dei migranti, che consenta di separare in modo chiaro e umano le esigenze dei turisti da quelle dei rifugiati. Inoltre, solleva la questione di una fiscalità di vantaggio legata all’emergenza migranti, che potrebbe aiutare le imprese locali a mitigare i costi e a rimanere competitive sul mercato.

Ma oltre alle azioni pratiche, c’è un appello per una nuova narrazione di Lampedusa, una che vada oltre il brand ‘Lampedusa-immigrazione’ utilizzato dai partiti per fini politici. L’isola non è solo un luogo di tragedie, ma anche di bellezza naturale, di comunità resiliente e di solidarietà umana.

Mentre il futuro porta la promessa di condizioni meteorologiche favorevoli alle traversate dei migranti, ciò che Lampedusa auspica è che gli sforzi per svuotare l’hotspot siano rapidi e che la dignità di chi arriva sia sempre preservata. E mentre si attendono azioni concrete, l’appello è chiaro: Lampedusa ha sostenuto per anni il peso di un dramma umanitario, ora è tempo che la politica passi dalle parole agli atti.

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