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Rivolta degli immigrati. Alfano: “A Caserta un nuovo modello”

"Ma la nostra risposta deve essere solo sul piano della sicurezza"

Roma, 1 agosto 2014 – Un nuovo modello di integrazione e sicurezza per Caserta. Dopo le rivolte degli immigrati, gli incidenti di Pescopagano, quando il ferimento di due ivoriani scateno' la protesta degli altri stranieri e la reazione dei residenti italiani, oggi il Comitato nazionale per l'ordine pubblico e la sicurezza nella prefettura e' andato in trasferta proprio a Caserta.

Il ministro dell'interno, Angelino Alfano, presentando i lavori della riunione ha spiegato come nel territorio, anche se c'e' stato un sostanziale calo nei reati commessi del 10 per cento, viene confermata la presenza "aggiuntiva" del contingente delle forze di polizia: "La missione e' prorogata. L'impegno e' confermato", ha detto il rappresentante del Viminale.

"Ma la nostra risposta deve essere solo sul piano della sicurezza – ha continuato Alfano – Ripeto anche il sostegno sul piano sociale, ai sindaci in trincea che si sono impegnati nell'area con progetti. In tal senso abbiamo sbloccato un fondo, per 4,1 milioni di euro, in favore dell'infanzia". Alla tavola rotonda hanno preso parte anche il procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, e il procuratore di Santa Maria Capua Vetere, Corrado Lembo.

"I fatti di Pescopagano fanno capire che abbiamo raggiunto il limite – ha sottolineato il ministro – Da qui parte un nuovo modello Caserta. Dopo la prima fase di repressione, adesso si lavorera' su due fronti per affrontare e risolvere, da un lato, il fenomeno dell'immigrazione illegale; dall'altro per favorire l'integrazione tra residenti e immigrati regolari".
 

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