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“Rom geneticamente ladri”, Buonanno e La Russa rischiano un processo per razzismo

I due politici sono stati denunciati dall’associazione Nazione rom. Il pm chiede l’archiviazione, il gip deciderà il 19 aprile 

 

Roma – 11 marzo 2016- I rom? “Geneticamente” o “culturalmente” delinquenti. Insulti regalati a un intero popolo da Gianluca Buonanno (Lega Nord) e Ignazio La Russa (Fratelli d’Italia). Ora un giudice deciderà se quegli insulti meritano un processo. 

I fatti risalgono al novembre 2014, quando i due politici intervennero in due diverse puntate della trasmissione La Zanzara. Ad aprire le danze fu il leghista: “I Rom in qualche cromosoma hanno qualcosa che non va, direi proprio che hanno il genoma della delinquenza, sono portati a delinquere” disse Bonanno. La Russa qualche giorno dopo preferì non tirare in ballo la genetica: ““i Rom sono culturalmente dei ladri”. 

In entrambi i casi Marcello Zuinisi, legale rappresentante dell’associazione Nazione Rom, vide gli estremi della diffamazione e del razzismo e quindi presentò una denuncia, della quale si è occupata la procura di Massa Carrara. Il pm Rossella Soffio ha chiesto l’archiviazione, una scelta alla quale però Zuinisi si è opposto. 

“Non esiste una zona franca nella quale la legge non esiste” ha spiegato al Tirreno Zuinisi, secondo il quale in questo caso c’è anche l’aggravante del ”ruolo istituzionale rivestito dai due denunciati”. “Le affermazioni sostenute dai due parlamentari rimandano alle teorie anti-umane sulla razza divenute stato sotto le dittature del nazismo e del fascismo. Teorie divenute pratica e tentativo di annientamento dell’umanità nei campi di sterminio”. 

La parola passa adesso al giudice per le indagini preliminari Antonia Aracri, che dovrà decidere se accogliere o no l’archiviazione. L’udienza è fissata per il prossimo 19 aprile

 

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