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Scuola: dal prossimo settembre nuove regole su condotta e sospensioni

Roma, 2 maggio 2025 – A partire da settembre, entreranno in vigore importanti novità nelle scuole italiane: cambiano le regole per valutare il comportamento degli studenti e per gestire le sospensioni. Le modifiche arrivano dopo l’approvazione della legge 150 del 2024 e sono state definite in due Decreti del Presidente della Repubblica, elaborati dal governo in seguito a un ampio confronto con famiglie, studenti e con il parere positivo del Cspi, l’organo consultivo del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Condotta più importante che mai

La novità più rilevante riguarda la valutazione del comportamento, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado (le superiori). D’ora in poi, un voto in condotta inferiore al sei – in particolare un 5 – comporterà automaticamente la bocciatura, anche se le altre materie sono sufficienti. Questo vale soprattutto nei casi di bullismo grave o comportamenti particolarmente gravi e ripetuti, come atti di violenza verso insegnanti o compagni, o violazioni dei regolamenti scolastici.

Ma attenzione: anche un 6 in condotta non passerà inosservato. In questo caso, lo studente verrà “rimandato a settembre” e dovrà presentare un elaborato critico su temi legati alla cittadinanza attiva e solidale, connessi alle motivazioni del voto basso. L’ammissione alla classe successiva dipenderà dal risultato di questo lavoro.

Sospensioni: più scuola, non meno

Cambia anche l’approccio alle sospensioni fino a 15 giorni. Il principio alla base delle nuove regole è che anche chi sbaglia debba essere coinvolto nella scuola, non escluso. Come ha sottolineato il Ministro Valditara, in passato la sospensione significava semplicemente restare a casa. Ora, invece, si punta a responsabilizzare gli studenti attraverso attività educative.

In caso di sospensioni brevi (1-2 giorni), gli studenti dovranno svolgere compiti aggiuntivi o attività di riflessione sulle conseguenze dei propri comportamenti. Per le sospensioni più lunghe (3-15 giorni), sono previste attività di cittadinanza attiva e solidale, in collaborazione con enti e associazioni individuati dagli Uffici scolastici regionali e in linea con il Piano triennale dell’offerta formativa (Ptof) della scuola.

Condotta più “pesante” anche alle medie e alla maturità

Alcuni effetti della legge 150 sono già attivi. Nella scuola media, ad esempio, il voto in condotta fa media e può portare alla bocciatura. Anche all’esame di maturità il comportamento conta di più: solo chi ha almeno nove in condotta potrà ottenere il punteggio massimo nei crediti per accedere all’esame di Stato.

Queste nuove regole vogliono rafforzare il messaggio che il comportamento a scuola è parte integrante del percorso formativo e va valutato con la stessa attenzione delle materie tradizionali.

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