in

Se i leghisti del paesello discriminano (e preoccupano gli americani)

Tra i cablo svelati da Wikileaks ce n’è anche uno dedicato al concetto di integrazione della giunta di Alzano Lombardo. Dove la giunta guidata dal Carroccio voleva dare incentivi solo agli italiani

Roma – 26 settembre 2011 – Che le politiche dell’immigrazione in Italia suscitino spesso l’attenzione internazionale  è logico. Fa però un certo effetto scoprire che le scelte discriminatorie dei leghisti in un piccolo Comune bergamasco abbiano interessato la diplomazia statunitense.

A svelarlo è Wikileaks, che ha pubblicato un cablogramma riservato, inviato a Washington  il 5 gennaio 2010 dal consolato americano di Milano. Contiene un’analisi sui “Percorsi divergenti di integrazione nel nord Italia”, che parte dalla decisione dei comune di Torino di ammettere sperimentalmente al servizio civile anche le seconde generazioni, figli di immigrati senza la cittadinanza italiana.

Poi però i diplomatici raccontano cosa succede ad Alzano Lombardo, paesino in provincia di Bergamo che rispetto a Torino, è “a poche ore di viaggio a est, ma molto più a destra politicamente”, dove “il sindaco  Roberto Anelli, membro della Lega Nord, sta promuovendo un approccio diverso all’integrazione”. Si esplicitava in un pacchetto  di incentivi per le coppie che sarebbero andate a vivere nel centro storico, dal parcheggio gratuito ai tassi agevolati sui mutui.

“Gli italiani ad Alzano Lombardo diminuiscono, mentre la comunità immigrata è cresciuta fino al 14% della popolazione” e “vivono prevalentemente nel centro storico”  ricorda il consolato. È per questo che Anelli e la sua giunta decidono che gli incentivi valgono solo per le giovani coppie formate da cittadini italiani, tra l’altro residenti da almeno tre anni nel Paese. Una scelta d’integrazione, spiega l’amministrazione leghista, fatta per evitare che il centro storico si trasformi in un ghetto.

“Gli amministratori di Alzano – commentano gli americani –  hanno scelto un percorso di esclusione più che di inclusione nel nome dell’integrazione. Fortunatamente sembra il percorso meno praticato, almeno nelle grandi città. In quelle più piccole, nella patria della Lega Nord in Veneto e in parte della Lombardia, retorica (e azioni) riflettono sempre di più le posizioni dell’ala più estremamente anti-immigrati del partito”.

Per la cronaca, a fermare i leghisti di Alzano non furono le critiche segrete degli americani, ma i giudici italiani. Nel luglio del 2010 una sentenza del tribunale di Bergamo definì discriminatorio il requisito della cittadinanza. Intanto però il sindaco Anelli, prevedendo l’esito dell’azione legale, aveva  già modificato il regolamento, sostituendo il requisito dell’”Italianità” a quello (pure dubbio) della residenza in italia da almeno dieci anni.

Elvio Pasca

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Balcani-Ue. Troppe domande d’asilo, tornano i visti?

I penalisti: “Sulle navi-Cie si rispetta la legge?”