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“Se ti picchia non ti ama e non è Islam”, la comunità musulmana contro la violenza sulle donne

Parte il progetto Aisha, sensibilizzazione nelle moschee e formazione per chi assiste le vittime. “Una battaglia culturale”. VIDEO

Milano – 4 marzo 2016 – “La mia vita è nelle mie mani”, “Sposerò chi vorrò”, “Se ti dicono che l’Islm permette la violenza contro le donne ti mentono, la tua libertà è l’unica verità”, “Se ti picchia non ti ama“, “Non avere paura di denunciare”, “Non rinunciare a te stessa”…

Sono alcuni dei messaggi del progetto Aisha, promosso dal Coordinamento delle della Associazioni Islamiche di Milano, Monza e Brianza per contrastare la violenza e la discriminazione contro le donne.Un’iniziativa nata all’interno ella comunità musulmana e dedicata a un fenomeno, spiega il Caim, “che deve essere sconfitto in primis sul piano culturale sottraendogli ogni possibile giustificazione religiosa”. (continua dopo il video)

 

È per questo che quei messaggi verranno portati all’interno delle moschee, grazie alla partnership con l’Associazione Nazionale degli Imam e delle Guide Religiose. Contro una vulgata che vuole l’islam come una religione maschilista, che opprime le donne, verranno esaltati i riferimenti dottrinali nei quali le donne musulmane sono protagoniste.

Sarà un’opera di prevenzione, ma anche di aiuto per le vittime. In sinergia con istituzioni e associazioni, il progetto Aisha formerà donne e uomini sulla migliore metodologia per assisterle e formerà gli operatori dei centri anti-violenza sulle tematiche legate all’Islam. “Fondamentale – scrivono ancora i promotori – sarà lo sviluppo di una capacità di intervento sui casi e di assistenza alle donne vittime di violenza.

Per chi volesse saperne di più, il progetto Aisha verrà presentato sabato 5 marzo alle 11 presso la Sala Affreschi in Via Vivaio 1 a Milano. 

 

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