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SICUREZZA:PROSEGUE ESAME DL IN COMMISSIONE, GIOVEDI’ VOTO RESTA AGGRAVANTE CLANDESTINITA’

(ANSA) – ROMA, 10 GIU – Prosegue al Senato l’esame del decreto sicurezza in discussione nelle commissioni congiunte Affari Costituzionali e Giustizia. Questa mattina i ministri della Giustizia e dell’Interno, Angelino Alfano e Roberto Maroni, hanno incontrato il presidente Renato Schifani, per quella che e’ stata definita una riunione di cortesia ”per l’avvio dei lavori”. Poi, insieme ai presidenti delle commissioni, Filippo Berselli e Carlo Vizzini, hanno fatto il punto con i capigruppo di maggioranza, Maurizio Gasparri, Gaetano Quagliariello e Federico Bricolo e il sottosegretario Carlo Giovanardi su pareri e andamento del provvedimento. Al termine dell’incontro e’ stato confermato che l’emendamento sulla prostituzione non fara’ piu’ parte del decreto, ma entrera’ invece nel disegno di legge sulla sicurezza. Nella riunione delle commissioni, poi, il governo, con il sottosegretario Alfredo Mantovano ha illustrato due emendamenti di carattere ‘tecnico’ al provvedimento, mentre, a quanto si apprende, e’ probabile che l’esecutivo metta a punto un altro emendamento da presentare per l’Aula, dove il testo dovrebbe approdare giovedi’, e riguardante l’articolo 5 del testo, che stabilisce la reclusione da sei mesi a tre anni e la confisca dell’immobile nel caso questo venga affittato a uno straniero irregolare. Per il resto, spiega uno dei due relatori del provvedimento, Carlo Vizzini ”alcuni emendamenti verranno riscritti o accorpati e ci sara’ un invito al ritiro per quelli che non attengono direttamente al decreto”. Si trattera’, comunque, spiega Mantovano ”non di un invito al ritiro di preclusione rispetto al merito, ma semplicemente un invito a parlarne nel ddl”. Il Pd, pero’, vuole modifiche su 4-5 punti del provvedimento a partire dalla cancellazione o la modifica dell’aggravante per la clandestinita’ fino all’inserimento dello stalking nel testo. ”Il governo – spiega Vizzini – sembra intenzionato a insistere sull’aggravante”. E quindi, ”non c’e’ possibilita’ di accordo”, attacca il senatore democratico Felice Casson. I lavori della commissione riprenderanno alle 16. ”Alla ripresa – fa sapere Enzo Bianco (Pd) – chiederemo al governo quale atteggiamento intende avere rispetto ai 4-5 emendamenti sui quali noi puntiamo, che per noi hanno un valore politico. E se c’e’ una chiusura da parte della maggioranza questo implica da parte nostra un giudizio negativo sul complesso del provvedimento. E, in commissione, su ogni emendamento chiederemo una discussione molto molto approfondita…”

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