Roma, 28 gennaio 2025 – All’Ufficio Immigrazione di Torino si perpetua una situazione che le consigliere regionali Marro, Cera e Ravinale, insieme al vicecapogruppo alla Camera di Alleanza Verdi-Sinistra, Grimaldi, definiscono intollerabile. Numerosi cittadini stranieri sono costretti a lunghe attese, spesso notturne e al freddo, per ottenere un appuntamento per il rinnovo del permesso di soggiorno. Questa situazione comporta gravi disagi, tra cui la perdita di intere giornate di lavoro per gli adulti e di scuola per i minori.
Una protesta collettiva
La denuncia è stata ribadita durante il presidio convocato da CGIL, CISL e UIL davanti all’ufficio immigrazione di corso Verona. I membri di Avs, presenti alla manifestazione, hanno sottolineato come questa realtà sia il risultato di una cronica carenza di risorse e di una volontà politica carente da parte del Ministero dell’Interno. Secondo loro, gli ostacoli posti ai cittadini stranieri non solo compromettono i diritti fondamentali, ma aggravano le condizioni di debolezza e vulnerabilità delle persone coinvolte.
Diritti calpestati
Tra i diritti che dovrebbero essere garantiti in modo tempestivo e dignitoso figurano il rinnovo dei permessi di soggiorno, le richieste d’asilo e i ricongiungimenti familiari. Al contrario, questi processi si trasformano in una “corsa a ostacoli”, che mina ulteriormente la stabilità e la sicurezza delle persone.
Le proposte per un sistema efficiente
Le consigliere e il vicecapogruppo propongono un cambio radicale nella gestione del sistema:
- Incremento del personale: Per garantire orari di accesso più ampi e un disbrigo più rapido delle pratiche.
- Strumenti informatici per la prenotazione: L’introduzione di sistemi digitali, simili a quelli utilizzati per passaporti e carte d’identità, potrebbe eliminare le lunghe attese in fila.
- Nuova sede per l’ufficio: L’attuale struttura di corso Verona viene definita inadeguata e necessita di una collocazione più idonea.
Una soluzione necessaria e urgente
“Il problema sarà realmente risolto solo quando i permessi potranno essere richiesti e rilasciati nei tempi previsti dalla legge, non solo quando le code verranno spostate al caldo”, hanno concluso Marro, Cera, Ravinale e Grimaldi. Questo appello evidenzia la necessità di riformare l’intero sistema per garantire un accesso ai diritti più giusto ed equo, rendendo la permanenza in Italia meno gravosa per chi già vive situazioni di fragilità.