Roma, 13 luglio 2023 – Nelle ultime ore, una tragedia ha colpito un gruppo di migranti soccorsi in mare, con conseguenze devastanti per una famiglia. Un bambino di soli 4 anni è stato trovato morto a bordo della nave Dattilo della Guardia Costiera, giunta stamattina nel porto di Reggio Calabria.
Il piccolo, di origine subsahariana e probabilmente di nazionalità nigeriana, viaggiava insieme alla madre e ad altri migranti non provenienti da Lampedusa, quando l’imbarcazione di fortuna sulla quale si trovavano è naufragata al largo di Lampedusa. Al momento, non sono disponibili ulteriori dettagli sulle cause del decesso.
La notizia della tragica morte del bambino ha scosso profondamente le autorità locali e la comunità internazionale, evidenziando ancora una volta i rischi mortali che i migranti affrontano nel tentativo di attraversare il Mediterraneo alla ricerca di una vita migliore.
La Prefettura di Reggio Calabria ha prontamente richiesto assistenza psicologica per la madre, che si trova in uno stato di shock e profondo lutto. Allo stesso tempo, la polizia di Stato sta conducendo accertamenti per determinare le circostanze esatte della morte del bambino. È probabile che la salma venga sequestrata e sottoposta ad autopsia su disposizione delle autorità giudiziarie.
Le forze dell’ordine e la magistratura stanno continuando le indagini per comprendere appieno quanto accaduto e stabilire eventuali responsabilità legate al naufragio e alla morte del bambino. L’obiettivo è garantire la giustizia e fare luce sulla tragica vicenda.
La morte di questo innocente bambino pone l’attenzione sull’urgente necessità di trovare soluzioni concrete per affrontare la crisi umanitaria che coinvolge i migranti nel Mediterraneo. È indispensabile un impegno internazionale condiviso per prevenire tali tragedie, migliorare le condizioni dei rifugiati e promuovere una gestione più umana e sostenibile dei flussi migratori.