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Tunisia: bloccati quasi 30mila migranti in ingresso nel 2024

Roma, 6 settembre 2024 – La Guardia Nazionale tunisina, che coordina le operazioni della Guardia Costiera, si è distinta nella lotta contro la migrazione irregolare e il traffico di esseri umani. Lo ha dichiarato Houssemeddine Jebabli, portavoce della Guardia Nazionale, durante un’intervista alla radio locale Jawhara FM, evidenziando il ruolo fondamentale svolto dalla Tunisia nel contenimento dei flussi migratori verso l’Europa.

Jebabli ha spiegato che, sebbene la Guardia Nazionale non sia incaricata di proteggere i confini europei, essa esercita una “sovranità relativa al territorio tunisino”, contrastando i tentativi di ingresso illegale nel Paese. Nel 2023, sono stati bloccati 1.432 tentativi di migrazione irregolare, per un totale di 11.551 persone. Nel 2024, questo numero è aumentato a 3.224 tentativi, con 29.880 individui fermati.

Il portavoce ha anche denunciato la presenza di reti criminali dedicate al traffico di esseri umani, governate da tunisini e stranieri. Ha sottolineato la presenza in Tunisia di migranti di diverse nazionalità, in particolare di origine araba e asiatica, che cercano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.

Un aspetto rilevante del discorso di Jebabli è stato l’accento posto sull’importanza umanitaria delle operazioni della Guardia Nazionale. Ha descritto come gli agenti forniscano assistenza a gruppi vulnerabili, tra cui bambini, anziani e donne incinte. Questo impegno umanitario si inserisce in un contesto complesso, in cui la tutela dei diritti umani deve essere bilanciata con la necessità di contrastare le attività illegali.

Oltre alle operazioni di controllo sui confini, Jebabli ha rivelato che numerosi migranti stranieri fermati in Tunisia sono stati coinvolti in atti criminali, il che ha portato alla loro espulsione dal Paese. Ha inoltre menzionato l’apertura di procedimenti giudiziari contro cittadini tunisini che affittano illegalmente abitazioni a stranieri, violando le leggi nazionali.

Le dichiarazioni del portavoce mettono in luce il crescente sforzo del governo tunisino per arginare la migrazione irregolare e rafforzare la sicurezza interna, in un contesto geopolitico sempre più delicato. La Tunisia si trova, infatti, a fronteggiare sfide sia di ordine umanitario che di sicurezza, essendo un crocevia per migranti provenienti da varie regioni in cerca di migliori opportunità in Europa.

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