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Ue. Juncker: “Più solidarietà e un commissario per l’immigrazione”

Il candidato presidente della commissione europea all’Europarlamento: “Gli sbarchi sono un problema di tutta l’Europa. Frontex va potenziato”

Strasburgo – 14 luglio 2014 –  "L'immigrazione non è un problema solo di Italia o Cipro, ma di tutta l'Europa".

Lo ha detto stamattina Jean Claude Juncker a Strasburgo, guadagnandosi un lungo applauso, davanti all’Europarlamento, che l'ha confermato alla guida della Commissione Europea per i prossimi cinque anni.

Il candidato del Partito Popolare Europeo ha sottolineato la necessità di "una nuova politica Ue per l'immigrazione legale"  e di una “solida politica comune in materia di asilo”. Ha poi annunciato che nominerà "un commissario speciale per l'immigrazione che lavori insieme a tutti gli stati membri e con i paesi terzi più interessati".

Finora a Bruxelles le competenze sull’immigrazione era affidate al commissario per gli Affari Interni, ruolo ricoperto in questi ultimi anni da Cecilia Malmstroem. La nomina di un commissario all’immigrazione potrebbe essere gradita ai paesi più esposti agli sbarchi, e  l’Italia potrebbe ambire a quella poltrona.

Nel documento programmatico inviato ai parlamentari, Juncker ha scritto anche che "un budget di appena 90 milioni" per Frontex "certamente non basta" per i compiti è chiamata a svolgere. E all’interno dell’agenzia, il  presidente vorrebbe creare  “dei team di Guardie di Frontiera per interventi rapidi”.
 

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