Allo studio l’ampliamento della gamma di lavoratori che possono accedere in Europa BRUXELLES, 11 settembre 2008 – La Commissione occupazione del Parlamento europeo ha proposto ieri delle modifiche alla Carta Blu europea, il sistema lanciato dalla Commissione Ue per concedere un permesso di lavoro agli extracomunitari altamente qualificati.
La richiesta della Commissione è quella di ampliare la gamma di lavoratori che possono accedere a questo sistema di ingresso, di fatto una delle poche proposte presentate da Bruxelles per gestire l’immigrazione legale a livello comunitario. Gli eurodeputati hanno chiesto di abbassare i requisiti retributivi necessari per accedere alla Carta Blu.
Il progetto presentato dalla Commissione Ue prevedeva che potessero entrare nella Ue i lavoratori con un salario triplo della retribuzione media, ora, con la nuova proposta, l’asticella passerebbe a 1,7 volte lo stipendio medio nazionale. Al tempo stesso viene rafforzata la clausola etica, quella che mira ad impedire il furto di personale fondamentale per i paesi in via di sviluppo, come possono esserlo infermieri, dottori e ingegneri.
La Carta Blu è stata lanciata da Bruxelles per fare dell’Europa una calamita di cervelli, un ruolo in cui eccellono al momento gli Usa. L’obiettivo è quello di reclutare lavoratori altamente specializzati dai paesi in via di sviluppo, assicurando loro un permesso di soggiorno di due anni. La Commissione occupazione ha chiesto che alla fine della scadenza del periodo vengano concessi sei mesi al lavoratore perché possa trovarsi un impiego in Europa.