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Ue, pronta al via l’operazione anti trafficanti, ma senza bombe sui barconi

I ministri degli Esteri approveranno EU Navfor Med. Pattugliamenti in mare, ma per l’uso della forza in Libia è però indispensabile una risoluzione dell’Onu

 
Bruxelles – 19 giugno 2015 – Arriverà lunedì 22 giugno il via libera dei ministri degli esteri dell’Ue la missione militare congiunta nel Mediterraneo contro i trafficanti di uomini. Un’operazione che però, mancando l’ok dell’Onu all’uso della forza, avrà le armi spuntate. 
 
"Sono ormai state definite tutte le condizioni per il lancio, il 22 giugno, da parte dei ministri degli Esteri di EU Navfor Med". L'ammiraglio italiano Enrico Credendino, al quale è stato affidato il comando dell’operazione "e' in posizione di poter raccomandare lunedi' mattina il lancio dell'operazione", hanno spiegato fonti diplomatiche. 
 
Tra gli addetti alla diplomazia dell’Ue si ritiene anche che i mezzi messi a disposizione dagli Stati Membri, siano sufficienti. Il piano operativo sarebbe stato già approvato e questo consentirà di partire già "una settimana dopo la decisione"."Le navi, gli aerei e i droni saranno dispiegati nel Sud del Mediterraneo per raccogliere informazioni e preparare le fasi future".
 
Una notazione, quest’ultima, che denota comunque i limiti di EU Navfor Med. Per ora ci si limiterà infatti a pattugliare il mare al largo delle coste libiche, intercettare i barconi e, quando possibile, fermare gli scafisti. SI tenterà anche di mappare i loro affari. Non sarà però possibile intervenire in acque territoriali libiche e sulla costa, ad esempio, come si era detto, bombardando i barconi prima che vengano utilizzati. 
 
Quest’ultima opzione, che di fatto andrebbe a violare la sovranità di uno Stato, per quanto divisa tra più fazioni in lotta come attualmente in Libia, avrebbe infatti bisogno di una risoluzione delle Nazioni Unite che stenta ad arrivare. Tra l’altro, contro questa ipotesi si è espresso più volte anche il governo di Tobruk, riconosciuto dalla comunità internazionale. 
 
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