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UK: agli stranieri l’80% dei posti lavori creati negli ultimi 10 anni

L’estrema dinamicità del mercato del lavoro britannico ha generato alta occupazione, trasformando il paese in un magnete per i lavoratori stranieri, in particolare dell’est europeo

LONDRA – Il boom occupazionale della Gran Bretagna degli ultimi dieci anni ha avuto come principali beneficiari gli stranieri, che secondo una ricerca hanno occupato circa l’80% dei posti di lavoro creati sotto il governo laburista.

Un parlamentare laburista di Birkenhead, Frank Field, ha voluto saperne di più sui risultati di un’indagine svolta dall’istituto nazionale di statistica, dopo che il Ministero del Lavoro e delle Pensioni aveva ammesso in ottobre di aver fatto una gran confusione sui numeri dei lavoratori stranieri nel Regno Unito a partire dal 1997. Il Ministero, proprio in seguito a un’interrogazione parlamentare di Field che aveva rivelato il pasticcio delle cifre, aveva dovuto correggere la sua stima iniziale di 800.000 persone a 1,1 milioni.

Il rapporto della Commissione statistiche ha stabilito che tra il 1997 e il 2007 in Gran Bretagna sono stati creati 2,1 milioni di nuovi posti di lavoro, più della metà (1,1 milioni) dei quali andati a stranieri. Tuttavia, è stato precisato, che a seconda della definizione di migrante, questa percentuale può arrivare all’80%: nella definizione di ‘straniero’ può infatti essere compreso anche chi è nato all’estero, e ha nel frattempo acquisito la cittadinanza britannica. Tra il 1997 e il 2001 il numero stimato di lavoratori nati all’estero è cresciuto di 1,4 milioni, contro i 300.000 britannici.

L’estrema dinamicità del mercato del lavoro britannico – facile essere assunti con tutte le garanzie, altrettanto facile essere licenziati – ha generato alta occupazione, trasformando il paese in un magnete per i lavoratori stranieri, in particolare dell’est europeo, che dall’allargamento dell’Ue in poi sono arrivati a centinaia di migliaia in Gran Bretagna, polacchi in testa. In particolare questi lavoratori hanno trovato impiego nell’edilizia, nella ristorazione e nel settore alberghiero e dei servizi.

(12 dicembre 2007)

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