Roma, 31 marzo 2023 – Durante il click-day, che si è svolto il 27 marzo 2023, oltre 240.000 imprenditori italiani hanno presentato domanda per l’assunzione di lavoratori stranieri. Tuttavia, il governo Meloni (con la sua forte posizione anti-immigrazione) ha permesso solo a 82.705 lavoratori stranieri di venire in Italia per lavoro subordinato, compreso il lavoro stagionale, attraverso il Decreto Flussi. Di conseguenza, sono ancora necessari almeno 120.000 lavoratori e si dice che il governo stia considerando un nuovo decreto d’emergenza per affrontare questa problematica.
Il Ministero dell’Agricoltura, del Turismo e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy stanno già lavorando su un nuovo decreto che potrebbe offrire fino a 160.000 permessi di lavoro aggiuntivi per i lavoratori stranieri. Anche se il Viminale (Ministero dell’Interno) nega che ci siano proposte sul tavolo, il Ministro Matteo Piantedosi si è aperto alla possibilità di rivedere i numeri, sottolineando la necessità di bilanciare la domanda di un’eventuale espansione delle quote contro la capacità di assorbimento del paese.
In Italia, uno su quattro prodotti agricoli viene raccolto da mani straniere e attualmente ci sono 358.000 lavoratori provenienti da 164 paesi diversi impiegati nei campi e nelle stalle. Coldiretti e Cia, due associazioni agricole, sostengono che il settore abbia bisogno di altri 100.000 lavoratori, ma il Decreto Flussi attuale consente solo 44.000 lavoratori stranieri (88.000 si sono candidati durante il Click Day).
Anche il settore del turismo sta lottando per far fronte alla carenza di personale. Gli alberghi hanno dovuto rifiutare alcune prenotazioni per le vacanze di Pasqua a causa della mancanza di personale e, con oltre 127 milioni di turisti previsti per quest’estate, la situazione sta diventando sempre più preoccupante. Assoturismo Confesercenti afferma che manca il 34% del personale, tra cui camerieri, personale di pulizia e receptionist.
Il Decreto Flussi è considerato insufficiente da molti, tra cui Aldo Cursano, vicepresidente di Fipe Confcommercio, la Federazione italiana di pubblici esercizi, che afferma che “il decreto flussi è assurdo sia in termini di modalità che di portata”. Aggiunge inoltre che il settore della ristorazione, specialmente nelle località turistiche, ha bisogno di 200.000 lavoratori stagionali.
Infine, c’è il settore del lavoro domestico, di cui Asindatcolf chiede l’inserimento nel prossimo decreto. Secondo l’associazione, i lavoratori regolari nel settore domestico sono 961.000, di cui il 70% è costituito da cittadini non italiani, con il 75% di extracomunitari che necessitano di un permesso di soggiorno. Inoltre, in questo settore ci sono circa 1 milione di lavoratori irregolari.