in

Unione europea, fondi ai Paesi dell’Africa in cambio di un aiuto sul controllo dei flussi migratori

commissione europea

Roma, 9 dicembre 2020 – La Commissione europea ha annunciato di aver raggiunto un nuovo accordo politico per la lotta alla povertà in Africa. In cambio di fondi, è stata richiesta un’intensificazione dei controlli sui migranti e le porte aperte ai rimpatri dall’Europa. Sostanzialmente, si tratta di una serie di modifiche al testo per lo sviluppo dei Paesi a reddito basso. Andrà a sostituire la Convenzione di Cotonou del 2000, il patto bilaterale tra l’Unione europea e i Paesi dell’Africa, del Mar dei Caraibi e del Pacifico. Il piano, però, non è stato affatto apprezzato dalle organizzazioni non governative per i diritti umani più attive.

Commissione europea, il nuovo accordo con i Paesi dell’Africa

Nel nuovo testo si parla di sviluppo delle economie, crescita sostenibile, rispetto dei diritti umani, minacce sanitarie come il Covid-19 e tanto altro. Teoricamente, dovrebbe entrare in vigore alla fine del 2021, e lo scopo è quello di andare verso una “partnership più moderna e politica”. Come riportato da Tommaso Lecca di EuropaToday, inoltre, Unione Europea e Africa promettono di “agire sulle sfide ambientali e sui cambiamenti climatici”. Così come “sulla pace, sulla sicurezza e sulla crescita sostenibile e inclusiva”. Il progetto, quindi, punta anche a creare nuovi posti di lavoro, in particolare come fine di investimenti e sviluppo nel settore privato.

“Questo progetto illustra l’impegno dell’Unione europea per aiutare a migliorare la preparazione per le emergenze sanitarie globali e rafforzare il supporto ai sistemi sanitari in Africa”, ha scritto la Commissione in una nota. Per ora sono stati stanziati 10 milioni di euro. Nove di questi andranno al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Le forze verranno concentrate “sulla sorveglianza armonizzata continentale delle malattie infettive, la condivisione dei dati e l’individuazione precoce delle minacce”. Ovviamente, il tutto sarà monitorato anche dal Centro africano, che collaborerà nel controllo e nella prevenzione delle malattie anche grazie a un contributo a firma Ue di un milione di euro.

Il fondo, infatti, sarà destinato a rafforzare l’organico e suppurare il quadro di sicurezza sanitaria africano. “Insieme stiamo aiutando i Paesi partner a rafforzare le loro capacità di prevenire, rilevare e rispondere alle minacce per la salute”, ha dichiarato il commissario ai Partenariati internazionali Jutta Urpilainen.

commissione europea

Unione europea, un occhio di riguardo nei confronti dei migranti

La Commissione europea, quindi, stanzierà dei fondi e, in cambio, si aspetta un impegno “in linea con il nuovo Patto Ue per la migrazione e l’asilo”. La richiesta, infatti, è quella di favorire i rimpatri rapidi degli immigrati irregolari. L’accordo “stabilisce gli impegni dei partner, riconoscendo che la migrazione e la mobilità possono avere impatti positivi se ben gestite”. Allo stesso tempo, però, riconosce la “necessità di affrontare gli impatti negativi e le cause profonde della migrazione irregolare”. Nel documento, poi, si legge: “Il miglioramento della cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione dei migranti irregolari è un elemento cruciale del nuovo accordo e dell’approccio globale alla gestione della migrazione”.

Tutto questo, però, non è stato molto apprezzato dalle Ong che si occupano in modo più attivo dei diritti umani. Alcune, infatti, sostengono che questo accordo andrà a concentrare gli sforzi principalmente sui rimpatri, più che sull’accoglienza. Tra l’altro, secondo le Organizzazioni, i rimpatri dovrebbero essere esclusivamente su base volontaria e solo dopo una verifica della nazionalità. Le associazioni, inoltre, criticano i pochi riferimenti alla migrazione legale. Ma anche la totale assenza di un rinvio ai percorsi legali per la migrazione per motivi lavorativi. Infine, hanno sottolineato ai legislatori europei la debolezza del documento riguardo alla tutela delle donne e delle persone Lgbt.

>> Tutte le notizie di Stranieri In Italia

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Lavoro. Breve guida alla “tredicesima”: a chi spetta, come si calcola, tutti i diritti

Vaccino Covid, migliaia di cinesi sono andati in patria a farlo e poi sono tornati in Italia