+++AGGIORNAMENTO
Invito per turismo o dichiarazione di ospitalità. Cos’è e come si fa?
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Per chiunque intenda cedere un alloggio o parte di esso, ovvero dare ospitalità ad un qualsiasi soggetto, esistono degli obblighi ai quali bisogna adempiere.
Un piccolo chiarimento: a seconda che l’ospite sia cittadino italiano o straniero i riferimenti normativi differiscono leggermente.
L’art. 12, D.L. n. 59/78 convertito nella legge 191/78 così recita: “chiunque cede la proprietà od il godimento o a qualunque altro titolo consente, per un periodo superiore al mese, l’uso esclusivo di un fabbricato o di una parte di esso, ha l’obbligo di comunicarlo all’Autorità locale di pubblica sicurezza entro 48 ore dalla consegna dell’immobile”.
Questa norma si applica in generale a qualsiasi soggetto si voglia ospitare (quindi anche ai cittadini italiani).
L’art. 7, D.lgs. n. 286/98 così recita: “chiunque, a qualsiasi titolo, dà alloggio ovvero ospita uno straniero o apolide, anche se parente o affine, ovvero cede allo stesso la proprietà o il godimento di beni immobili, rustici o urbani, posti nel territorio dello Stato, è tenuto a darne comunicazione scritta, entro quarantotto ore, all’autorità locale di pubblica sicurezza”.
La differenza è che, nel caso di cittadino italiano, la dichiarazione di ospitalità da rendere entro 48 ore, va fatta solo qualora tale ospitalità si protragga per più di 30 giorni; per il cittadino straniero la cessione va fatta a prescindere dalla durata della sua permanenza presso il proprio immobile.
Nel modullo allegato al cedente basterà, quindi, barrare la casella relativa alla norma applicata.
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