Roma, 1 aprile 2021 – Con l’acquisto della cittadinanza italiana si diventa anche cittadini dell’Unione Europea perché, come disposto dal Trattato di Maastricht: è cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro.
Ma che cosa comporta la cittadinanza europea e che diritti derivano ai cittadini di uno Stato membro?
Di seguito i diritti riconosciuti dal Trattato di Lisbona ai cittadini dell’Unione:
Circolare e vivere liberamente in ogni Paese UE: puoi soggiornare in qualsiasi degli altri 26 Stati, rispettandone le condizioni che possono variare, ad esempio se sei lavoratore, studente, pensionato..
Ciascuno Stato ha una legislazione propria in materia di soggiorno dei cittadini comunitari, in Italia contenuta nel Decreto Legislativo 30/2007.
In tutti i Paesi membri è però ammesso ai cittadini degli altri Stati il soggiorno per un massimo di 3 mesi senza registrarsi.
E’ sufficiente un documento di identità nazionale o un passaporto in corso di validità, in alcuni Stati obbligatorio, con il rischio di venire trattenuti se non in possesso di tali documenti.
E’ meglio quindi verificare, prima di recarsi in altro Paese anche dell’Unione, il tipo di documenti identificativi richiesti.
Partecipare alla vita politica dell’Unione: Puoi votare ed essere votato alle elezioni comunali dello Stato membro in cui risiedi, alle stesse condizioni dei cittadini di quel Paese e nel Parlamento Europeo;
Chiedere protezione consolare di altro Stato membro anche in territori in cui il proprio Paese non ha rappresentanze diplomatiche;
Rivolgerti direttamente alle Istituzioni dell’Unione Europea in una delle lingue ufficiali, ed ottenere risposta nella stessa lingua.
Svolgere attività lavorativa: ogni Stato ha una propria legislazione e l’Italia, con, con Decreto Legge 30/2007 riconosce ai cittadini dell’Unione di svolgere qualsiasi attività economica, ad eccezione delle attività riservate dalla legge ai cittadini italiani.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato