in

Cos’è l’assegno unico e chi ne ha diritto. L’esperto risponde

Roma, 13 gennaio 2023 – L’assegno unico, è un sostegno economico alle famiglie, riconosciuto per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 e senza limiti di età per i figli disabili.

L’importo varia in base all’ISEE, ovvero alla condizione economica del nucleo familiare, al numero e all’età dei figli, nonché in base ad eventuali invalidità.

Viene definito UNICO perché sostituisce e comprende diverse forme di sostegno alla famiglia (infatti si sostituisce agli assegni familiari) e UNIVERSALE perché riconosciuto in misura minima a tutte le famiglie con figli a carico, anche a coloro che non presentino l’ISEE o ISEE superiore a 40.000 euro.

Quali misure sostituisce o assorbe

Dal mese di marzo 2022 le seguenti misure sono state assorbite dall’Assegno Unico Universale:

  • il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani);
  • l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori;
  • gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili;
  • l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè);
  • le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

Da precisare che il Bonus Nido non è stato invece assorbito dalla misura.

Chi può richiedere l’Assegno Unico:

E’ possibile richiedere il beneficio:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:
  • frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
  • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

La domanda può essere presentata da uno dei due genitori esercenti la responsabilità genitoriale a prescindere dalla convivenza con il figlio.

Essendo riconosciuta fino ai 21 anni del figlio a carico, i figli possono presentare la domanda in sostituzione di quella già presentata dai genitori.

Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 6 Media: 4.3]

Conte: “Non ero d’accordo con Salvini sui migranti”

Migranti, Piantedosi: “L’obiettivo è decongestionare Calabria e Sicilia”