Roma, 8 giugno 2022 – L’indennità di disoccupazione (NASPI) può essere percepita anche in caso di trasferimento all’estero per ricerca lavoro o altri motivi, anche dai cittadini stranieri a parità di trattamento dei cittadini italiani e comunitari.
Così chiarisce l’Inps nella circolare 177 del 28 novembre 2017 ma è importante sapere che per continuare a godere dell’indennità di disoccupazione è necessario comunicare la propria disponibilità a partecipare ad attività di inserimento lavorativo e alla riqualificazione professionale, tramite iscrizione al Centro per l’Impiego.
Unica eccezione è prevista nel caso in cui ci si rechi in altro Paese dell’Unione Europea per meno di tre mesi.
L’iscrizione al Centro per l’impiego quindi rimane requisito fondamentale per il godimento della Naspi anche in caso di trasferimento all’estero, fin da subito se si tratta di Paese extra Ue, dal quarto mese per i Paesi dell’Unione.
La mancata iscrizione, e relativa partecipazione ai programmi di inserimento/ reinserimento lavorativo comporteranno: diminuzione della prestazione, perdita dell’indennità o della stesso stato di disoccupazione.
Cosa bisogna fare prima e dopo la partenza per un altro Stato per non perdere la Naspi
Per non perdere l’indennità, sono necessari alcuni passaggi da compiere sia in Italia che nel Paese di trasferimento.
In Italia:
- Essere iscritto da almeno 4 settimana nelle liste di disoccupazione;
- Comunicare l’indisponibilità al Centro per l’impiego, a causa del trasferimento all’estero;-
- Richiedere all’Inps il rilascio del documento U2 (che attesta il mantenimento del diritto alle prestazioni)
Nel Paese di trasferimento:
- iscriversi entro sette giorni come persona in cerca di occupazione presso il centro per l’impiego;
- presentare il documento U2 che attesta il diritto alle prestazioni.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato