Roma, 18 marzo 2022 – La scadenza del permesso di soggiorno, generalmente, non comporta problemi per la prosecuzione della propria attività lavorativa. Tuttavia è necessario tenere a mente alcuni adempimenti importanti.
In primo luogo, la richiesta di rinnovo del titolo di soggiorno deve essere presentata nei termini di legge, ovvero non oltre i 60 giorni dalla scadenza del permesso stesso.
Al momento della richiesta viene rilasciata dalle Poste Italiane una ricevuta che attesta l’avvenuta presentazione della domanda, che unitamente al vecchio permesso autorizza, oltre che a rimanere sul territorio italiano fino alla decisione della Questura, anche a lavorare nel relativo periodo.
E’ importante sapere inoltre che in caso di controlli sul luogo di lavoro, i cittadini stranieri saranno tenuti ad esibire tale ricevuta e il permesso scaduto, oltre che la copia della domanda di rinnovo.
In più, la Direzione provinciale del Lavoro potrà verificare che non ci siano comunicazioni della Questura relative ad eventuali provvedimenti di diniego del titolo di soggiorno.
Solo così quindi il cittadino straniero, pur con permesso scaduto, potrà continuare a lavorare e, dall’altro lato il datore di lavoro non incorrerà in responsabilità per impiego di lavoratori irregolari, sanzionato penalmente.
E’ utile sapere che anche coloro hanno richiesto il primo rilascio di permesso di soggiorno possono lavorare durante l’attesa, alle seguenti condizioni:
- Che sia stata richiesto il permesso entro 8 giorni dall’ingresso in Italia;
- Aver firmato il contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico Immigrazione della Prefettura;
- Essere in possesso della ricevuta rilasciata dalle Poste Italiane in sede di spedizione del kit con la richiesta del permesso.
Articolo realizzato per Stranieri in Italia da: Federica Merlo, avvocato