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Dieci anni in Italia per l’assegno sociale

Il nuovo requisito scatta dal 2009. L’Inps spiega tutte le novità

Roma – 19 dicembre 2008 – Col nuovo anno, diventerà molto più difficile per gli anziani immigrati percepire l’assegno sociale.

I circa 400 euro corrisposti ogni mese dall’Inps ai più poveri andranno solo a chi è in Italia legalmente da almeno 10 anni. Lo prevede la manovra economica (dl 112/2008) varata questa estate dal governo e lo conferma una recente circolare dell’Inps che illustra tutte le novità.

I requisiti fondamentali rimangono tutti: almeno 65 anni di età, residenza in Italia e un reddito inferiore all’importo dell’assegno. Oltre che i cittadini italiani, possono fare domanda:

– i cittadini stranieri o apolidi ai quali è stata riconosciuta la qualifica di “rifugiato politico” e lo “status di protezione sussidiaria” ed i rispettivi coniugi ricongiunti;

–  i cittadini extracomunitari o apolidi titolari di “carta di soggiorno” o “permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”

–  i cittadini comunitari e i loro familiari a carico iscritti all’anagrafe o titolari di carta di soggiorno CE

A questi, con il decreto legge 112/2008, si è aggiunto un nuovo requisito: "A  decorrere  dal  1°  gennaio  2009, l’assegno sociale […] è corrisposto  agli aventi diritto a condizione che abbiano soggiornato legalmente,  in  via  continuativa,  per almeno dieci anni nel territorio nazionale".

Per dimostrare di avere diritto all’ assegno, spiega l’Inps, i cittadini stranieri potranno allegare alle domande una copia dei vecchi permessi di soggiorno, dai quali sarà possibile dedurre da quanto tempo sono legalmente in Italia.

Scarica
INPS. Circolare 105/2008. "Assegno sociale – nuovi requisiti introdotti dall’art.20 co.10 del DL 112/2008 convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n.133 (pubblicata su GU n.195 del 21.9.2008 – Supplemento Ordinario n.196)"

Elvio Pasca

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