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I polacchi in Italia manifestano con i connazionali in patria contro il divieto di aborto

Roma, 4 novembre 2020 – Roma, Milano, Torino, Bologna. Sono sempre di più i cittadini polacchi in Italia che protestano solidarizzandosi con le connazionali in patria contro la sentenza della Corte costituzionale che cancella l’aborto per malformazione al feto. Tra loro anche Izabella Teresa Kostka che sul tema ha scritto una poesia dedicata alle donne polacche.

Manifestazioni

Dal 22 ottobre migliaia di polacchi sono scesi in strada per protestare contro la sentenza della Corte costituzionale che vieta l’aborto in caso di malformazione del feto, lasciandolo legale solo per stupro, incesto e pericolo di vita della donna.

Ogni giorno da quasi due settimane i cortei delle donne e uomini bloccano le città polacche. Anche i polacchi in Italia hanno deciso di solidarizzarsi con i connazionali e organizzare le proteste davanti alle sedi diplomatiche polacche a Roma e Milano. Le prime proteste in Italia si sono svolte nell’ultimo weekend di ottobre. A Milano più di 100 persone si sono riunite davanti al Consolato Generale della Polonia. A Roma si sono svolte già due proteste. La prima davanti alla Ambasciata Polacca di Roma e l’altra in Piazza del Popolo. A Torino le donne polacche hanno manifestato durante un corteo organizzato dal gruppo di attiviste a favore delle donne “Non una di meno”. A Bologna invece si è svolta la marcia della solidarietà in Piazza Maggiore.

Poesia dedicata alle donne polacche

Izabela Teresa Kostka – scrittrice e poetessa italo-polacca che vive a Milano da tanti anni in questa occasione ha scritto una poesia dedicata alle donne polacche che in questi giorni combattono per il loro diritti.

DEDICATA ALLE DONNE POLACCHE – DEDYKOWANA POLKOM  (#pieklokobiet #strajkkobiet )

Non starò a tacere,
a obbedire con la bocca cucita,
il mio utero urlerà ribelle
e come un’ascia spezzerà le catene.

Tenete lontano i vostri artigli!

Dal pianto la libertà sorgerà.

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Nie będę milczeć,
czekać posłuszna z zakneblowanymi ustami,
z mej macicy zrodzi się krzyk buntu
i jak siekiera rozerwie łańcuchy.

Trzymajcie daleko wasze szpony!

Wzejdzie wolność z mego płaczu.

Fonte: Naszswiat.it

Foto: Marianna Soronevych

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