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Obama all’Onu: “Il mondo è troppo piccolo per essere razzisti”

“La globalizzazione ha portato a uno scontro tra culture. La difesa dell’identità non porti a disumanizzare o dominare gli altri”

 

New York – 20 settembre 2016 – “Respingiamo qualsiasi forma di fondamentalismo o razzismo o la convinzione di una superiorità etnica che renda le nostre identità tradizionali inconciliabili con la modernità. Abbracciamo invece la tolleranza che è il risultato del rispetto di ogni essere umano”. 

È l’appello lanciato oggi al mondo da Barack Obama durante la 71esima sessione plenaria dell’assemblea generale delle Nazioni Unite a New York. 

“È un dato di fatto che l’integrazione globale ha portato a uno scontro tra culture; commercio, migrazioni, Internet, tutte queste cose possono sfidare e destabilizzare le nostre identità più care”  ha sottolineato il presidente americano, indicandone le conseguenze in tutto il mondo, Europa compresa.

“Vediamo società liberali opporsi quando delle donne scelgono di coprirsi. Vediamo le proteste contro le vignette di un giornale occidentale sul profeta Maometto. In un mondo che si è lasciato alla spalle l’età dell’imperialismo, vediamo la Russia tentare di recuperare con la forza la gloria perduta. Potenze asiatiche in concorrenza su rivendicazioni storiche”.

“In Europa e negli Stati Uniti vediamo la gente lottare con la paura dell’immigrazione e dei cambiamenti demografici, e suggerire che in qualche modo le persone che appaiono diverse stanno corrompendo la natura dei nostri Paesi”. 

“Dobbiamo rispettare il significato che le persone fanno derivare dalle loro tradizioni, dalla loro religione, dalla loro etnicità, dal loro senso di appartenenza a una nazione. Ma io non credo – ha ammonito Obama – che il progresso sia possibile se il nostro desiderio di preservare le nostre identità lascia la strada a un impulso a disumanizzare o dominare un altro gruppo”. 

“Se la nostra religione ci porta a perseguitare quelli di un’altra fede, se imprigioniamo o picchiamo le persone che sono gay, se le nostre tradizioni ci portano a impedire alle ragazze di andare a scuola, se discriminiamo sulla base della razza o della tribù o dell’etnia, allora i fragili legami della civilizzazione di sfilacciano. Il mondo è troppo piccolo, noi siamo troppo stretti gli uni accanto agli altri, per ricorrere a quei vecchi modi di pensare” .

ll discorso integrale di Obama all’Onu 

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