in

USA: insulti razzisti in diretta radio

Il re della radio americana, Don Imus sospeso per razzismo. Anche Obama contro di lui

Il celebre conduttore radio americano, Don Imus è stato sospeso dal suo programma Imus In The Morning, dopo aver lanciato pubblicamente offese razziste.

Il presentatore ha pronunciato in diretta l’epiteto "nappy headed hoes" (Puttane pettinate alla negra) rivolto alle giocatrici Afro-Americane della squadra di basket della Rutgers University.
Immediatamente scusatosi al suo microfono, da quel momento il presentatore è diventato bersaglio di critiche da ogni parte: rimproveri politici, proteste in piazza ed insulti di cittadini che hanno attaccato la WFAN, l’emittente che trasmette il programma in tutta l’America.

Le sue scuse non hanno fermato nemmeno i leader Afro-americani in America che si sono riuninti a Rockefeller Plaza, davanti ad una delle sedi della NBC e hanno chiesto il licenziamento del presentatore e il boicotaggio delle stazioni radio-TV del gruppo.
Imus è apparso nel programma radio del reverendo Al Sharpton, dove si è fatto insultare pubblicamente per i suoi commenti e ha anche commesso un altro grave errore, riferendosi alla platea, piena di gente di colore, con il termine "you people" (spregiativo: voi altri).

Il senatore Barack Obama, candidato alle prossime elezioni presidenziali per i democratici lo ha accusato di "aver tradito la fiducia di tutto il pubblico"; anche George Bush ha parlato di "scuse necessarie".

Imus si e’ pentito di aver insultato le giocatrici e ha chiesto loro un incontro privato per potersi scusare di persona.
Sebbene le giocatrici abbiano dichiarato di aver apprezzato il pentimento del comico, hanno concluso dicendo che non sanno se ne accetteranno le scuse.

Qualche mese fa, si registrò un caso simile, riguardante il celebre comico Michael Richards, che durante uno spettacolo dal vivo insultò degli spettatori, definendoli "negri".

11 aprile 2007

 

Pierpaolo Festa

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 3 Media: 2.3]

Il dato. Gli immigrati contribuiscono al 6,1% del Pil

IMMIGRAZIONE:NAPOLITANO, SERVONO REGOLE E CONTROLLI EUROPEI