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Filippine, un paradiso dimenticato

Settemila isole da sogno per chi ama la natura incontaminata e selvaggia…

filippine-big.gif…Il luogo in cui “l’Asia sorride”. I filippini amano definire così la propria patria e sono loro, con la cordialità e la disponibilità, a rendere questo paragone verosimile.

Ciò nonostante, l’arcipelago costituito da oltre 7mila isole non attira il turismo di massa. Le Filippine sembrano l’angolo più dimenticato del Sud-est asiatico. Ma il motivo che le rende meno attraenti dei paesi limitrofi non è certo la mancanza di luoghi da visitare e di bellezze naturali da incanto. Alla base di tale “disinteresse” ci sono diversi motivi, tra cui: la mancanza di tour operator specializzati e di promozione del turismo, le calamità naturali che hanno spesso colpito l’area, l’instabilità politica degli anni passati che ha frenato lo sviluppo del paese.

Attualmente gran parte delle Filippine gode di una situazione tranquilla. Ma prima di partire bisogna informarsi sul periodo migliore per visitare il paese e su eventuali aree da evitare. Ci sono numerose possibilità di alloggio, si mangia bene, non si spende molto ed è facile comunicare con gli autoctoni, che quasi sempre parlano l’inglese.

Manila
La capitale filippina è una città moderna e industrializzata, ricostruita quasi completamente dopo la seconda guerra mondiale. I suoi pub e i locali notturni offrono tutto il necessario a chi vuole divertirsi. Ma la città è poco attraente per chi è alla ricerca di luoghi incontaminati e testimonianze storiche. Tuttavia tra i grandi palazzi è possibile scovare alcune rovine coloniali e c’è qualche museo che merita di essere visitato.

Banaue
I spettacolari risaie a terrazze di Banue, che sono scavate nelle montagne dell’Ifugao fino a 1500 m di altezza, sono banaue-big.gifstati considerati da molti l’ottava meraviglia del mondo. Non a caso figurano nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco. Fanno parte dei Terrazzamenti della Cordillera filippina, una serie di antiche strutture costruite dall’uomo fra i 6.000 e i 2.000 anni fa. I terrazzamenti sono usati tutt’oggi dalle popolazioni locali per il riso e per coltivare vari tipi di verdura, ma l’industria turistica sta allettando sempre più i più giovani abitanti del luogo.

Sono considerate patrimonio dell’umanità anche quattro chiese barocche delle Filippine: la Chiesa di San Agustin a Manila – l’unica struttura del centro storico, l’Intramuros, sopravvissuta alla Seconda guerra mondiale; la Nuestra Señora de la Asuncion a Santa Maria, Ilocos Sur; la Chiesa di San Agustin a Paoay, Ilocos Norte; la Chiesa di San Tomas de Villanueva a Miagao, Iloilo.

Questi edifici raccontano molto sulla storia delle Filippine, dell’introduzione del Cristianesimo nell’arcipelago e del colonialismo spagnolo. La loro architettura è un mix tra lo stile importato e quello locale. Inoltre, alcune delle chiese assomigliano a fortezze in quanto sono state oggetto di numerosi attacchi.

Vigan
Questa città è stata inserita nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’Unesco perché considerata l’esempio meglio conservato di città coloniale spagnola dell’Asia. Si trova sulle coste occidentali dell’isola di Luzon, sul Mar Cinese Meridionale ed è famosa per le sue vie ciottolate e il suo aspetto ibrido, risultato della fusione tra elementi asiatici ed europei.

boracay-big.gifMare e spiagge
Sono proprio le coste delle Filippine ad attirare maggiormente i turisti. Qui si trova una delle spiagge più belle del mondo, quella dell’isola di Boracay, di fronte alla punta nord-occidentale di Panay. L’aspetto incontaminato dell’acqua azzurra e trasparente è davvero invitante. Tra i posti in cui si può godere del panorama migliore e del relax c’è Puerto Galera, sull’isola di Mindoro.

Le isole a nord di Bohol sono tra quelle più selvagge. Famose sono Dibutonay, Maltatayoc e Horse. Mentre le isole Batan godono di un paesaggio molto diverso dal resto dell’arcipelago, dovuto al loro isolamento. Ma per chi ha spirito d’avventura ci sono altre cinquemila isole disabitate da esplorare.

Tubbataha Reef è il nome di un gruppo di atolli corallini che si trovano nel Mare di Sulu, nell’isola di Palawan. Sono un santuario protetto come parco marino e fanno parte, anche essi, dei patrimoni dell’umanità. Li popolano oltre mille diverse forme di vita, fra cui 300 specie di coralli e 400 specie di nemo-filippine.gifpesci, tartarughe, uccelli marini.

Luoghi interessanti
Ancora, tra i luoghi di interesse ci sono le Chocolate Hills di Bohol, nelle isole Visaya, il cratere vulcanico del lago Taal, a sud di Manila, le grotte funerarie di Sagada, vicino a Bontoc, la città portuale di Cebu (dove giunse Magellano portando il cristianesimo nelle Filippine), il Parco nazionale del fiume sotterraneo Puerto Princesa, 50 chilometri a nord della città di Puerto Princesa, nella provincia di Palawan.

 
 
A.I.
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