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Riace e l’alternativa umana alle deportazioni: il messaggio di Mimmo Lucano al Reggio FilmFest

Roma, 16 settembre 2024 – Durante il Reggio FilmFest, concorso dedicato ai cortometraggi “Millennial Movie”, Domenico “Mimmo” Lucano, sindaco di Riace ed europarlamentare, ha lanciato un messaggio chiaro e potente: “Esiste un’alternativa alle deportazioni, agli accordi con i cosiddetti Paesi terzi, ai lager libici e alle stragi come quelle di Cutro o Roccella Ionica. E questa alternativa si chiama umanità.”

Lucano, protagonista del corto vincitore del Premio Rhegion, Riace, Mediterraneo, ha condiviso la sua esperienza di accoglienza e integrazione che ha reso il modello Riace un simbolo internazionale. Il cortometraggio, diretto da Damiano Bedini e premiato dalla giuria presieduta dall’attore Vincent Riotta, racconta in 18 minuti e attraverso immagini animate la storia del sindaco, dalla nascita del modello di accoglienza all’intricata vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto.

Sul palco del festival, invitato dalla conduttrice Vicky Catalano e dal direttore artistico Antonio Flamini, Lucano ha ringraziato chi lo ha sostenuto in questo “viaggio verso l’utopia”, rievocando le emozioni del suo ritorno come sindaco di Riace. “Il messaggio nel mio immaginario – ha dichiarato Lucano – è che esiste un’alternativa ai lager libici, alle deportazioni in Albania, alla disumanità. Ho avuto questo ruolo perché mi sono trovato sindaco al momento di quel primo sbarco di migranti. Gli eventi mi hanno travolto, ma i veri protagonisti sono l’accoglienza e la solidarietà.”

Lucano ha descritto Riace come un luogo dove le case non hanno chiavi e dove concetti come la proprietà e l’egoismo si dissolvono di fronte alla sensibilità verso chi è in difficoltà. “Il messaggio essenziale è non girarsi dall’altra parte – ha continuato – è questo che serve per contrastare la chiusura delle coscienze.”

Un omaggio speciale nel cortometraggio va al regista Wim Wenders, che aveva girato un film su Riace e la sua esperienza di accoglienza. Lucano ha confessato che le parole di Wenders, che concludono il corto vincitore, gli hanno dato la speranza e la forza di continuare a lottare per i suoi ideali.

Il modello Riace, spesso celebrato ma anche criticato, si presenta ancora una volta come una proposta alternativa a un sistema che, secondo Lucano, promuove la disumanità e l’esclusione. Il suo messaggio di umanità, inclusione e solidarietà risuona forte, soprattutto in tempi in cui la gestione delle migrazioni e l’accoglienza dei rifugiati continuano a dividere l’opinione pubblica e la politica.

Lucano e Riace, grazie anche a iniziative come quelle del Reggio FilmFest, continuano a ispirare e a far riflettere su ciò che significa veramente accogliere, andando oltre gli schemi della paura e della chiusura per abbracciare un ideale più grande: quello della dignità umana.

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