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Migranti, Piantedosi: “No a ricollocamenti, sì a blocco delle partenze e a rimpatri”

Roma, 1 giugno 2023 – “Il nostro Paese non sostiene alcuna ipotesi di rilancio del meccanismo della relocation in considerazione del fallimento dell’accordo raggiunto dal precedente Governo lo scorso giugno. Né di forme di compensazione economica, ritenute altrettanto fallimentari”. Così, tramite una nota del Viminale il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha fatto sapere che l’Italia, davanti all’Europa, spingerà per il blocco delle partenze dei migranti e il loro rimpatrio, e non per i ricollocamenti.

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Migranti, Piantedosi: “No ai ricollocamenti, sì ai rimpatri”

Proprio questa mattina il ministro Piantedosi ha avuto un colloquio telefonico con l’omologo austriaco Gerhard Karner rispetto ai temi relativi al negoziato sul Patto europeo Asilo e Migrazione. Il tutto in vista del Consiglio Giustizia e Affari Interni previsto la prossima settimana a Lussemburgo. “L’occasione è stata utile per sottolineare la posizione italiana nella trattativa in corso. Il nostro Paese non sostiene alcuna ipotesi di rilancio del meccanismo della relocation in considerazione del fallimento dell’accordo raggiunto dal precedente Governo lo scorso giugno. Né di forme di compensazione economica, ritenute altrettanto fallimentari”, si legge nella nota diffusa dal Viminale.

“La linea negoziale del Governo italiano, che è stata rappresentata dal ministro Piantedosi al suo omologo austriaco nell’incontro di oggi, è orientata prioritariamente ad iniziative finalizzate al blocco delle partenze e all’aumento dei rimpatri, attraverso il rafforzamento anche in ambito europeo dei rapporti di collaborazione bilaterale già intrapresi dall’Italia”, continua il testo. La posizione dell’Italia, quindi, sembra essere chiara: sì al blocco delle partenze dei migranti e al loro rimpatrio, no ai ricollocamenti e alle forme di compensazione economica.

“La posizione del ministro Piantedosi sulla gestione dei flussi migratori è una furbata che non fa l’interesse di nessuno. Né dei migranti, né dell’Italia. Dire no alla ripartizione europea del numero dei migranti serve solo a non scontrarsi con i paesi Visegrad”, ha commentato la senatrice del Partito Democratico Sandra Zampa tramite un tweet.

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