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700 milioni di euro per i profughi,  Bruxelles aiuta la Grecia

La Commissione vara lo “strumento di assistenza di emergenza” per le crisi umanitarie interne. Stylianide: “Per evitare le sofferenze”

Bruxelles – 3 marzo 2016 – Oltre 700 milioni di euro per accogliere, sfamare e curare i profughi. Un aiuto destinato agli Stati Ue che non riescono da soli a gestire gli arrivi, come succede in questo momento alla Grecia, dove finiranno la maggior parte di quei soldi. 

È lo “strumento di assistenza di emergenza” proposto ieri dalla Commissione Europea per rispondere a “circostanze urgenti ed eccezionali”. Nasce con la crisi dei profughi, ma in futuro potrà essere usato anche per altre emergenze. 

L’assistenza, ha spiegato Bruxelles, verrà fornita in stretto coordinamento con gli Stati membri e le organizzazioni coinvolte, come le agenzie dell’Onu, le ong e le organizzazioni internazionali. Includerà “la fornitura di beni di prima necessità, quali cibo, alloggio e medicinali per il gran numero di minori, donne e uomini che stanno arrivando nei paesi dell’UE”.

Per sbloccare gli aiuti, il Parlamento e il consiglio europeo dovranno intervenire sul bilancio europeo. Secondo le previsioni della Commissione, bisognerà trovare 300 milioni di euro nel 2016, 200 milioni nel 2017 e altri 200 milioni nel 2018. Soldi aggiuntivi che non verranno sottratti ai programmi di aiuti umanitari al di fuori dell’Ue. 

“Con questa proposta saremo in grado di fornire molto più rapidamente di prima assistenza emergenziale per le crisi all’interno dell’Unione europea. Al momento non vi è dubbio che questo tipo di assistenza sarà particolarmente necessario per aiutare i rifugiati” ha detto ieri Christos Stylianides, Commissario europeo per gli aiuti umanitari e la gestione delle crisi. 

Non si può perdere tempo a mobilitare tutti i mezzi possibili – ha aggiunto – per evitare le sofferenze della popolazione all’interno delle nostre frontiere. La proposta metterà a disposizione 700 milioni di euro per fornire aiuto laddove è più necessario. Ora confido che i governi nazionali e il Parlamento europeo appoggino rapidamente la proposta.”

 

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Proposal for a COUNCIL REGULATION on the provision of emergency support within the Union

 

 

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