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Berlusconi: “Meno clandestini significa meno criminalità”

Il presidente del Consiglio: "L’Ue si faccia carico della vigilanza. Turco (Pd): "Così incita al razzismo"

Roma – 28 gennaio 2010 – ”I risultati sui nostri contrasti all’immigrazione clandestina sono molto positivi” e questo e’ importante perche’ una ”riduzione degli extracomunitari in Italia significa meno forze che vanno a ingrossare le schiere dei criminali”.

Così il premier Silvio Berlusconi  al termine del Consiglio dei ministri tenutosi a Reggio Calabria.

"L’Unione europea deve caricarsi il costo della vigilanza che la Libia e gli altri paesi costieri del Mediterrano africano sopportano. Mi riferisco alla vigilanza – ha specificato il presidente del Consiglio- sui clandestini che vengono dall’interno dell’Africa e attraverso questi Paesi costieri cercano di emigrare".

Turco (Pd): "Così incita al razzismo"

"Sono parole vergognose. Berlusconi incita al razzismo e alimenta un clima di intolleranza le cui conseguenze non possono essere prevedibili" ribatte Livia Turco, responsabile immigrazione del Partito Democratico. 

"Il presidente del Consiglio, in Calabria – prosegue Turco -, avrebbe dovuto dire parole chiare sui fatti di Rosarno ed esprimere il suo dispiacimento per quanto accaduto. Poi avrebbe dovrebbe anche riconoscere ciò che dicono tutti i dati, dalla Banca d`Italia, all`Istat alle organizzazioni internazionali. E cioè che in Italia abbiamo necessità di immigrati per le nostre famiglie, per i settori dell`edilizia, dell`agricoltura, della ristorazione, della pesca e per quello manifatturiero. Tutti settori che senza il lavoro dei cittadini immigrati si bloccherebbero".

"E non meno gravi – continua l’esponente del Pd – sono le parole false sui risultati che non esistono nella realtà. Gli immigrati irregolari in Italia, infatti, sono 700mila e rappresentano il frutto della legge Bossi-Fini che è una vera e propria fabbrica di clandestini"

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