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Breivik: “Le stragi? Contro i traditori della patria”

Il boia di Oslo e Utoya: “Pulizia etnica contro la società multietnica, merito una medaglia”. Borghezio definì “buone, in qualche a caso ottime” le sue idee

Roma – 7 febbraio 2012 – Vuole essere liberato subito e chiede anche una medaglia Anders Behring Breivik, l’estremista di destra norvegese che lo scorso luglio uccise 77 persone a Oslo e Utoya.

 

Quelle stragi, ha detto ieri il 32 enne durante un’udienza, erano ”un attacco preventivo contro dei traditori della Patria”, per “difendere la popolazione di etnia norvegese”, interventi di ”pulizia etnica” nei confronti della ”società multietnica” norvegese. “La resistenza norvegese non rimarrà’ a guardare mentre diventiamo una minoranza nel nostro stesso Paese” ha minacciato.

Breivik ha chiesto anche di “essere liberato immediatamente” e di essere insignito della ”Croce di Guerra a tre spade”, la più alta onorificenza militare norvegese. Al termine dell’udienza, la Corte ha deciso che rimarrà in carcere fino all’inizio del processo.

I deliri del norvegese ebbero anche un’eco padana, quando all’indomani delle stragi l’eurodeputato della Lega Nord Mario Borghezio giudicò  “buone, in qualche caso ottime” le idee dell’assassino. “L’opposizione all’islam, l’accusa all’Europa di essersi arresa ancora prima di combattere a questo processo di islamizzazione sono cose che pensiamo in molti” spiegò Borghezio, scatenando una tempesta di polemiche che spinsero il partito a sospenderlo.

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