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Cameron: sostenitori Brexit alimentano intolleranza e divisioni

Roma, 22 giugno 2016 – Il primo ministro britannico David Cameron ha accusato i sostenitori della Brexit di alimentare l’intolleranza e le divisioni con la loro campagna in materia di immigrazione, ed ha affermato che la Gran Bretagna sara’ vista come un Paese piu’ “chiuso, insulare e ripiegato su se stesso” se votera’ per lasciare l’Unione europea. In un’intervista rilasciata al Guardian due giorni prima del referendum, il primo ministro ha spiegato che tutti i sostenitori della Brexit si sono “concentrati strettamente” sull’immigrazione e che la decisione di lasciare l’Ue potrebbe portare conseguenze negative per il Regno unito.

“Ho sempre creduto che dobbiamo essere in grado di discutere e dibattere di immigrazione. Ma ho sempre creduto che questo e’ un problema che ha bisogno di una gestione attenta”, ha sottolineato Cameron. Descrivendo il Regno Unito come, “senza dubbio, la democrazia multietnica, multireligiosa e che offre opportunita’ di maggior successo ovunque sulla terra”, Cameron ha insistito sul fatto che il voto per restare nell’Ue rappresenterebbe un passo in avanti, l’invio di “un messaggio molto chiaro sul fatto che abbiamo rifiutato questa idea che la Gran Bretagna e’ chiusa e insulare e ripiegata su se stessa”.

Alla domanda circa le posizioni di colleghi conservatori che sostengono la Brexit, come Michael Gove e Boris Johnson, Cameron ha suggerito che hanno spostato la loro attenzione dalle conseguenze sull’economia del Paese all’immigrazione. “Credo che la loro campagna si sia concentrata strettamente” su questo, ha detto, criticando la loro decisione di suggerire che la Turchia aderira’ all’Unione europea molto presto, cosa che e’ stata definita dal premier una bugia. “Io ovviamente non ho iniziato la campagna con questo argomento”, ha aggiunto.

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