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Immigrati, Anci: verso rete europea su modello Sprar

Roma, 18 novembre 2015 – “L’Italia e’ il primo Paese dei 28 dell’Unione ad avere realizzato e perfezionato un piano di accoglienza unico nel suo genere perché parte dalla rete dei Comuni che, in collaborazione con il Governo, realizzano sul territorio un servizio di accoglienza e integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati. Abbiamo anche ritenuto importante migliorare e rendere piu’ efficaci le politiche di rimpatrio dei non aventi diritto. Per questo riteniamo di poter mettere a disposizione di tutti i Paesi, del club di Strasburgo come dei paesi dell’Unione, il “sistema Italia” basato sullo Sprar, che oggi rappresenta una best practice fondamentale se si vuole istituire un protocollo unico di accoglienza dei migranti in Europa”.

Lo afferma la presidente della commissione Immigrazione dell’Anci, Irma Melini, che a Strasburgo ha preso parte al meeting annuale de “Le Club de Strasbourg”. “Parlare di immigrazione e accoglienza a Strasburgo all’indomani dell’attacco alla Francia – afferma Melini – ci impone di trasmettere messaggi rassicuranti, di pace, e di grande responsabilita’ soprattutto rispetto all’emergenza immigrazione. Non e’ una casualita’ se, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, il sindaco Giorgio La Pira si rivolgeva a Parigi ai grandi della terra invitando a costruire la pace nel mondo e nel mediterraneo attraverso una rete di citta’. Oggi, questo messaggio e’ ancor piu’ attuale e noi, siamo qui, con i membri anche del consiglio d’Europa per rendere i Comuni protagonisti di questo secolo: per costruire oggi la rete europea delle citta’ solidali in tema di immigrazione. In questo senso si e’ espresso il presidente Fassino, in questo senso il presidente Mattarella aveva concluso i lavori dell’Assemblea nazionale dei Comuni a Torino”.

“I partecipanti al 13° meeting del club di Strasburgo, come Austria, Russia, Albania, Grecia, Germania, ed altri, hanno accolto favorevolmente la proposta italiana dell’Anci e l’invito a rivedersi a Roma per il prossimo passo verso la formalizzazione della Rete, ovvero concretamente valutare l’applicazione di una delle deroghe del Regolamento Dublino III per promuovere il trasferimento nei Paesi disponibili dei richiedenti asilo gia’ identificati in fase di prima accoglienza nei Paesi di sbarco. Un passo in avanti senza precedenti: sono le Municipalita’ d’Europa, che anticipando di fatto i loro governi nazionali, si sentono pronte per aiutare i vicini Paesi e accogliere anche loro i richiedenti asilo”, conclude Melini.

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Gjergji Kajana, giornalista per passione, politico per vocazione

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