in

Boldrini ai sindaci: “Accoglienza non basta, serve integrazione”

“Prevedere percorsi basati su doveri e opportunità, altrimenti tra gli italiani nascono paura e rifiuto”. Salvini: “A lei gli italiani non interessano”

 

 

Roma – 7 novembre 2016 – Dopo l’accoglienza, l’integrazione. È la missione “non facile” alla quale sono chiamati i Comuni secondo la presidente della Camera Laura Boldrini, che oggi ha aperto a Montecitorio un incontro con i sindaci italiani. 

“L’Italia sta dando il meglio di sé nel salvare vite umane in mare e per questo vorrei che tutti insieme rendessimo omaggio alle donne e agli uomini della Marina e della Guardia Costiera. La prima accoglienza e’ sicuramente una sfida difficile per i Comuni piu’ esposti agli arrivi, ai quali deve andare il sostegno concreto di tutte le Istituzioni” ha presso Boldrini.

“Ma la prima accoglienza da sola non basta. E’ necessario rafforzare in tutto il territorio nazionale la politica di integrazione, che preveda percorsi ben definiti, basati su doveri e opportunità. Se questo fenomeno non è governato in una prospettiva di medio e lungo termine, possono prevalere tra i cittadini italiani sentimenti di paura e di rifiuto – ha concluso – E i sindaci tutto questo lo sanno bene”. 

“Disgustoso show in diretta Rai della signora Boldrini: ‘E’ necessario rafforzare in tutta Italia l’integrazione degli immigrati’. Gia’, alla signora gli italiani non interessano…”. ha commentato sulla sua pagina Facebook il segretario della Lega nord, Matteo Salvini.

Protesta anche Massimiliano Fedriga, capogruppo della Lega a Montecitorio. “Nella sessione che tratta di immigrazione parleranno solamente sindaci del PD come Merola, Gori e Nicolini. Spiace che la Boldrini, proprio in virtu’ del suo ruolo istituzionale, invece di essere garante del pluralismo e della democrazia abbia preferito proseguire con un monologo, con un pensiero unico pro domo sua”.

 

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]

Immigrati, Pd Veneto: “Salvini soffia su fuoco delle paure”

Moschea a Milano, le associazioni islamiche presentano ricorso