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Bonus matrimoni, al via le domande: chi può richiederlo e come

Roma, 9 giugno 2022 – Sono ufficialmente partite le domande per ottenere i contributi a fondo perduto del bonus matrimoni previsto dal decreto Sostegni bis. Si tratta di un incentivo per cui è stato destinato un budget di 60 milioni di euro, e viene riconosciuto alle imprese del settore eventi, wedding, intrattenimento e Ho.Re.Ca (hotellerie, restaurant e catering). Vediamo i dettagli.

Bonus matrimoni, chi può ottenerlo

Il settore degli eventi è stato uno di quelli più colpiti durante l’emergenza covid, e proprio per questo il governo ha deciso di predisporre il bonus matrimoni. Le domande vanno presentate online all’Agenzia delle Entrate a partire da giovedì 9 giugno, fino al 23 giugno. L’importo riconosciuto, poi, verrà accreditato direttamente sul conto corrente dei beneficiari.

Possono chiedere il bonus matrimoni quelle imprese che, nell’anno 2020, hanno subìto una riduzione del fatturato non inferiore al 30% rispetto a quello del 2019. Le risorse verranno distribuite fino a esaurimento, e saranno suddivise in questo modo: 40 milioni al settore wedding, 20 milioni al settore dell’intrattenimento, dell’organizzazione di feste e cerimonie e 10 milione al settore dell’Ho.Re.Ca. Il contributo, poi, viene ripartito con le seguenti modalità: il 70% di ciascuna assegnazione è ugualmente diviso tra tutte le imprese; il 20% sarà in via aggiuntiva alle imprese che presentano un ammontare dei ricavi superiore 100 mila euro e il restante 10% andrà alle attività che presentano un ammontare dei ricavi superiore a euro 300 mila euro. I beneficiari, poi, devono avere come attività prevalente una di quelle individuate da uno dei codici ATECO 2007 elencati nelle tabelle allegate al decreto attuativo.

Come fare domanda

Le domande possono essere presentate direttamente all’Agenzia delle Entrate utilizzando i canali telematici o il servizio web in area riservata del portale “Fatture e Corrispettivi”. Inoltre, la trasmissione può essere effettuata anche da un intermediario delegato alla consultazione del Cassetto fiscale. O al servizio di consultazione e acquisizione delle fatture elettroniche del portale “Fatture e Corrispettivi”. O, in alternativa, il richiedente può conferire una specifica delega.

Il contributo, poi, verrà erogato tramite accredito sul conto corrente bancario o postale che verrà indicato in fase di presentazione della domanda.

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