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Caso Diciotti. Salvini: ‘Chiederò agli italiani se restare con il voto alle europee’

Roma, 25 gennaio 2019 – “Sono tentato di dire andiamo avanti: processatemi. Voglio vedere se si può processare un ministro perché fa quello che dice. Ma sto riflettendo sull’atteggiamento da tenere in Senato, perché questa non è una vicenda personale. Anzi, di personale non c’è nulla perché io ovviamente non mi ritengo affatto un sequestratore. Però è grave che un potere dello Stato intervenga sulle prerogative di un altro potere dello Stato. Come è possibile che un ministro dell’Interno non possa bloccare i barconi o tutelare i confini. Per questo al Senato chiederò se siamo ormai in una Repubblica giudiziaria ma voglio dormirci su. Sono sicuro dei senatori della Lega, ma ora vediamo come voteranno tutti gli altri”. E in ogni “chiederò al popolo italiano se devo continuare a fare il ministro” con il loro voto alle prossime elezioni europee. Lo dice Matteo Salvini, vicepremier e leader della Lega, per cui il Tribunale dei ministri chiede al Senato l’autorizzazione a procedere per le sue decisioni estive da ministro degli Interni sul non sbarco dei naufraghi salvati nel Mediterraneo dalla nave Diciotti Salvini in un colloquio con il Corriere della Sera, assicura di considerare l’iniziativa del tribunale dei ministri di Catania “un’assoluta sorpresa anche se la cosa non mi scompone di un millimetro”. In ogni caso, “dopo aver letto la documentazione in cui il procuratore capo di Catania aveva smontato una per una tutte le accuse dicendo che avevo esercitato il diritto-dovere di un ministro, effettivamente non me lo aspettavo. No problem”. Anche perchè, “tutti i giuristi consultati mi dicono che la cosa è totalmente infondata. Perché una scelta politica, può piacere o non piacere, ma va rispettata”.

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