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Cittadinanza italiana. “Avanti in Senato con la riforma per i figli degli immigrati”

Slitta alla prossima settimana la ripresa della discussione in Commissione. La relatrice Lo Moro (Pd): “Completiamo il lavoro avviato alla Camera. L’allarme terrorismo non deve fermarci” 

 

Roma – 25 novembre 2015 – Bisognerà attendere la prossima settimana perché riparta in Senato il cammino (a ostacoli) della riforma della cittadinanza. 

Ieri le nuove regole dedicate ai figli degli immigrati già approvate alla Camera e abbinate ad altri disegni di legge in materia erano all’ordine del giorno in Commissione Affari costituzionali. Ci si aspettava una ripresa dei lavori dopo la pausa imposta dalla sessione di bilancio, ma l’argomento, a quanto pare solo per esigenze di tempo, non è stato trattato.

Si è però parlato della riforma nell’ufficio di presidenza, che programma l’agenda della Commissione. Questa settimana sono in programma solo un incontro con una delegazione keniota e un’audizione su una altro tema, l’esame dei ddl sulla cittadinanza dovrebbe ripartire martedì 1 dicembre. Probabilmente si inizierà con la discussione di una questione pregiudiziale di costituzionalità posta dalla Lega Nord per rallentare, ma con poche chance di bloccare, i lavori. 

“La riforma della cittadinanza è importante e rimane all’ordine del giorno, alla Camera è stato fatto un buon lavoro, lo completeremo in Senato. Tutto è migliorabile, il mio ruolo mi impone comunque di prestare attenzione alle posizioni e alle proposte di tutte le parti politiche” dice a Stranieriinitalia.it Doris Lo Moro, Pd, relatrice in Commissione. 

Qualcuno già strumentalizza l’allarme terrorismo, invitando ad andarci piano con i riconoscimenti della cittadinanza. C’è il rischio che la riforma si fermi? “Mi auguro proprio che non accada” taglia corto la senatrice. 

 

EP

 

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