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Decreto Albania, è legge: trasferimenti blindati e giudici con meno potere

Roma, 21 maggio 2025 – Con l’ok definitivo del Senato, il cosiddetto “decreto Albania” diventa legge. L’obiettivo principale del Governo è rafforzare i trasferimenti dei migranti in Albania, riducendo al minimo gli interventi dei giudici italiani che, finora, avevano più volte bloccato le operazioni.

Più migranti trasferibili

La nuova legge amplia la platea degli stranieri che possono essere trasferiti nel Cpr di Gjader: non solo coloro soccorsi in acque internazionali e provenienti da “Paesi sicuri”, ma anche migranti già presenti nei centri di permanenza in Italia, con provvedimenti di espulsione o trattenimento già convalidati o prorogati.

Contro le sospensioni dei giudici

Le nuove norme aggirano le sospensioni decise da alcuni tribunali, come la Corte d’appello di Roma, che aveva fatto tornare in Italia 18 migranti trasferiti in Albania perché avevano fatto domanda d’asilo dopo l’arrivo. Ora, se ci sono fondati motivi per ritenere che la richiesta di protezione sia stata fatta solo per ritardare il rimpatrio, il trattenimento in Albania resta valido.

Nuovi poteri alla Direzione Immigrazione

La Direzione centrale immigrazione del Viminale potrà ora disporre i trasferimenti tra Cpr anche in assenza di una nuova convalida del giudice di pace, una modifica che ha suscitato perplessità tecniche tra i funzionari di Camera e Senato.

Richiedenti asilo trattenuti nei Cpr

Un altro cambiamento riguarda i richiedenti asilo trattenuti nei Cpr: anche se la convalida viene inizialmente negata, il trattenimento può essere ripetuto se emerge che la domanda d’asilo è strumentale. I migranti possono restare nei centri fino a 48 ore in attesa della decisione del giudice.

Procedure accelerate per più categorie

Viene estesa la procedura accelerata di esame (entro 7 giorni) anche ai migranti:

  • trasferiti in Albania che fanno domanda per ritardare l’espulsione
  • che reiterano domande identiche
  • condannati o indagati per gravi reati come omicidio, devastazione, terrorismo, furto, violenza a pubblico ufficiale
  • considerati pericolosi per l’ordine pubblico

Due motovedette all’Albania

Il governo italiano donerà all’Albania due motovedette della Guardia Costiera, ormai in disarmo, per rafforzare il pattugliamento marittimo.

Vertice Italia-Albania entro l’anno

Durante il vertice della Comunità Politica Europea a Tirana, Meloni e Rama hanno annunciato un vertice bilaterale in Italia entro il 2025 per rafforzare la cooperazione in materia di immigrazione, difesa, salute e per sostenere l’adesione dell’Albania all’UE.

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